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Vecchio 20-05-2008, 19.39.43   #12
Astral
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E' una discussione interessante e profonda ( non che ve lo devo dire io, ma ci tenevo a dirlo).

Secondo me, anche il male potrebbe essere al servizio di Dio, perchè in ogni caso proprio tramite il non Dio, può mostrare la differenza e quindi la conversione verso Dio.

Tuttavia allora cosi uno può pensare che scegliere determinate strade sia la stessa cosa. Credo proprio di no.

Dio è onnipotente, onnipresente, e onniscente ( c'è chi dice Dio in tutto, io preferisco ste 3) ma il problema è come noi possiamo percepirlo.

Io non credo che veniamo puniti per i nostri peccati come dice l'antico testamento, ma credo che veniamo puniti dai nostri peccati.

Se il nostro stato energetico è purificato, percepiamo Dio, altrimenti lo percepiamo sempre meno, fino a soffrire tanto.

Se Dio è una fonte, maggiore ci allontaniamo da questa fonte, e maggiore sarà la sete, altrimenti non c'è nessuna religione, nessun sentiero spirituale.

Si nasce connessi a Dio e tutto sarebbe scontato, non staremmo nemmeno qui a discutere, non cercheremo nemmeno di migliorarsi.

Forse quando siamo lontani da Dio, l'unica cosa su cui possiamo contare è la divinità in noi stessi, quello che resta di lui.

Allora cerchiamo l'amore nei posti meno in pensati.

Alla fine se prendiamo ad esempio il sesso, cos'è se non un riflesso dell'Amore divino, molto, molto distorto, più ci si allontana, più diventa sempre più opaco fino a diventare solo un piacere fisico.

Si Dio è ovunque, ma la nostra consapevolezza, e la nostra profondità di rapporto con lui, non è uguale, e forse anche dopo la morte, la ricerca continua, continua, continua.
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