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Vecchio 16-02-2010, 16.06.18   #7
RedWitch
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
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Stiamo parlando di gay, ma se parlassimo di eterosessuali il discorso sarebbe uguale. Non mi renderebbe particolarmente felice ed interessato che qualcuno in tv racconti la sua prima intimità con il/la partner.
Questo tanto per introdurre il discorso.... ma che cosa è questo outing e che connotati psicologici ha?
La parola significa letteralmente uscire, andare verso l'esterno.
Perchè farlo esplicitamente? Implicitamente lo facciamo vivendo tutti i giorni. Se adolescente, porto a casa una ragazza che dichiaro più o meno come mia findazata, mostro la mia inclinazione sessuale anche senza dire nulla. Se vado tutti i giorni a messa chi mi vede conoscerà la mia inclinazione religiosa anche senza che io dica nulla.
Se ho bisogno di una dichiarazione pubblica (non sto parlando di una cosa spontanea, naturale, fin "casuale") in un certo senso vado in cerca di un confronto, desidero che qualcuno mi approvi o mi contesti. In entrambi i casi potrò confermare la mia scelta, scelta di cui non sono sicuro.

Lo so che messa così sinteticamente sembra rigida come posizione, ma proviamo ad approfondire...
In genere pero' si fa outing quando si è o ci si comporta in un modo non convenzionale, non riconosciuto completamente dalla società.. se prendiamo il discorso gay/etero, torniamo al discorso che facevamo un po' di tempo fa... chi fa outing si sente in qualche modo diverso da quelli che sono i normali canoni (o quelli che ritiene tali secondo il suo metro), dunque cerca un'approvazione o disapprovazione esterna... se faccio outing su qualcosa il problema quindi non è la società che non accetta la diversità ma è mio che non ho ancora ben chiara la mia scelta e quindi ho bisogno di renderla manifesta.

Questo rapportabile a tantissime cose al di là del gay/etero, su di me al volo potrei dire con la dieta e le sigarette, se sono in giro a pranzo o a cena anche se nessuno mi chiede niente sento il bisogno di dire che sono a dieta quasi a giustificarmi di quello che prendo da mangiare (e agli altri non frega niente ) , oppure se qualcuno solo nomina le sigarette mi vien da raccontargli come quando e perchè ho smesso, quando basterebbe dire "no grazie" ...

La cosa ha dei risvolti psicologici notevoli, perchè vista dall'altra parte potrebbe essere un'ottima spia per capire che qualcosa non è stata ancora ben metabolizzata e che quindi non si riesce a trattenere all'interno, ma si deve per forza portare fuori e rendere partecipi tutti quelli che capitano a tiro... nel caso della tv poi è amplificata.. ma che effetto fa fare outing? prendere "forza" dall'esterno per confermare una propria scelta serve davvero?
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