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Vecchio 20-08-2008, 13.40.14   #2
jezebelius
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Grazie AzzeccaGarbugli.
In effetti questa del lavoro occasionale non era mai stata attuata, come hai fatto presente.
Il problema è che pur essendo utile un sistema di questo tipo, non sono sicuro che possa essere utilizzato ( o si abbia voglia di utilizzarlo ) in maniera estesa. Non mi riferisco ai vari settori oltre a quello pilota del settore agricolo, ma proprio alla coscienza " lavorativa " che talvolta manca, da parte sia del datore di lavoro e sia del prestatore d'opera. Cioè si preferirebbe, secondo me, più intascare i 10 €/ora circa al netto - la dove si arriva a questa cifra - più che optare per i restanti 7,5 €/ora.
Questo come primo dato.
Poi, sarò malpensante, attraverso la possibilità di essere pagati con buoni, secondo me significa: dichiarare ( indirettamente ) per il prestatore quanto ha guadagnato - il che non porterebbe poi a grosse difficoltà per questo - mentre per il datore si avrebbe un dichiarare ( direttamente ) quanta mano d'opera ha acquistato, se pure occasionalmente, e tutta una serie di cose che avrebbero come risultato, giocoforza, l'uscita della sua attività dal settore del " nero".
Ecco mi chiedevo quanti di questi, effettivamente abbiano intenzione di uscire da quel settore.
Tuttavia il lavoro occasionale, e la sua pratica, è da salutare con entusiasmo secondo me
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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