Discussione: violenze sulle donne
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 06-02-2009, 02.20.36   #67
filoumenanike
Organizza eventi
 
L'avatar di filoumenanike
 
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
Certamente, oltre all'impotenza, non escluderei, per conseguenza, il ruolo delle donne, e dunque la considerazione delle donne stesse, nella società. Ossia come gli uomini considerano le donne.
Nello specifico se questi attribuiscono loro la facoltà di individuo o, il che mi pare peggio, come " parte" di un branco.
Non " nostre " nel senso di come lo ha evidenziato Ray ma nostre nel senso di possesso!
Cerco di spiegarmi meglio. In fondo il ruolo della donna all'interno della società, se per un verso è velato da inquadrature che apportano e ritraggono vantaggi al sesso femminile - tant'è che anche i mass media tendono a far passare il messaggio della donna/ madre/super impegnata, come è ovviamente pur vedendoci anche, forse estremo, un significato inverso e cioè che esiste una emancipazione ma solo di fatto - per altro, appunto, è la società stessa che non considera tale ruolo come "integrato" ed utile socialmente quanto invece debole, fragile, sempre in secondo piano al ruolo del maschio, capobranco.

Del resto il messaggio mi pare palese nella circostanza per cui, per incentivare la presenza in Parlamento delle donne, addirittura è stata fatta una Legge!
Ma, ancora più in fondo, nella vicenda che ha visto protagonisti sti ragazzi è ciò che mi è sembrato di vedere in quella sorta di assalto alla caserma dei Carabinieri, allorquando questi li avevano, a quei" cosi", fermati e li stavano per tradurre in carcere, che condivido il pensiero esternato anche da qualche altro.
Nella reazione della folla pur capendo che la situazione era ed è delicata, ci ho visto una ribellione non mossa da un ribrezzo, da una ribellione a questi comportamenti, a prescindere dalla nazionalità, quanto invece un movimento " contro" il romeno o quale altro cittadino di altra nazione.
Sia chiaro, non sto difendendo lo stupratore di turno. Dico solo che si mette in evidenza una contraddizione e cioè che, ferme restando le cifre che avete dato, lo stupro commesso da cittadini stranieri è di gran lunga inferiore a quello commesso dal connazionale, che per intenderci è l'autore, marito o fidanzato o conoscente.
Stiamo parlando insomma di cifre astronomiche rispetto alle quali ciò che commette lo straniero rappresenta una piccola percentuale.
Ora, perchè non c'è stato o non c'è lo stesso "movimento" in altre occasioni " contro", diciamo così, l'italiano che l'ha commesso?
Eppure se ne commettono...!
condivido in pieno quanto da te affermato, più indietro ho cercato di spiegare,forse male, queste tue stesse considerazioni
filoumenanike non è connesso