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Vecchio 10-10-2009, 12.00.23   #12
Uno
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Un momento, gli extra che dicevo sopra erano sempre quelli della comune spesa non fatta una volta a settimana ma per esempio il pane preso fresco tutti i giorni.

La statistica della Caritas, che io ritengo irreale o comunque un pò manipolata parlava di spesa alimentare (a dirla tutta adesso che ci penso non so neanche se includesse i detersivi).

Mah... io mangio a sufficienza, anzi ad esser oggettivo anche troppo, non mi faccio mancare nulla e le cifre sono quelle.
Probabilmente se invito a cena qualcuno di voi e mangiamo quello che mangio di solito potrebbe essere troppo semplice per voi e non me ne rendo neanche conto. Rispetto a quello che ha scritto Filo posso solo notare che se mangio il primo non mangio il secondo, che è difficile (deve essere proprio un caso raro) che aggiungo il formaggio dopo aver fatto già un pasto di carne o pasta (so che tanta gente lo fa), mangio il dolce (gelato) generalmente una volta a settimana, a volte bevo anche il caffè a fine pasto se mi gira. Usiamo solo olio di oliva (senza cercare marche, ma neanche prendendo il più scarto). La pasta è condita semplicemente, può essere in bianco, ma anche con una scatoletta di tonno (che non è che lo regalano proprio) o qualche volta con un ragù vero e proprio fatto in casa. La pizza si è fatta in casa e probabilmente costa meno, però non facciamo per nulla conserve, marmellate e cose varie (il tempo è quello che è), mentre altri pur facendo queste cose ed avendo la casa piena di barattolini riescono a far spese di carrelli e carrelli*

Per onor di cronaca devo dire che parlando con altre persone sento spesso di gente che spende cifre a volte anche superiori a quelle che dice Filo, ma se analizzassimo le loro spese (lo faccio per discorso, ovviamente ognuno è libero di spendere come vuole) io le trovo parecchio esagerate. Merendine e sfizietti (come dice Daf) a gogo, antipasti (abitudine alimentare errata) di tutti i tipi, vino in quantità (ecco io generalmente non ne bevo e questo può far scendere notevolmente la spesa) e soprattutto scarti in quantità industriali.

Sono un pò inorridito quando ho letto Daf (scusami ) dire dei biscotti buttati via perchè ammosciati, io piuttosto costringerei il gatto a mangiarli (scherzo, ma dentro al latte ce li metto sicuramente)

Una cosa che non ho detto è che comunque nella "mia" spesa a volte ci sono anche cose superflue, che so le noccioline da mangiucchiare fuori pasto, o la frutta non in piena stagione (frutta che non manca mai in stagione).


Tutto il resto: tasse, bollette, idraulico, dentista , meccanico, auto etc etc non rientrano nel discorso, li possiamo mettere per parlare ma non per fare il calcolo. Il cellulare di cui si parlava sopra idem, era un esempio di ciò che è emerso.
Libri, palestra, piscina, ma anche un cinema, un teatro etc... non sono robe da ricchi, dovrebbero essere consentiti a tutti, ma qui parliamo di soglia di povertà dove anche i bisogni primari indispensabili per vivere mancano, almeno io così la definisco la soglia della povertà.
L'altra sarà la soglia del benessere minimo o no?
Mettiamoci d'accordo sui termini perchè se no non ne saltiamo fuori... e questo dovrebbe far riflettere su cosa consideriamo povertà e/o perchè un bambino se non ha lo zainetto firmato si crea seri problemi psicologici, quando un bambino in Africa non può neanche imparare a leggere per non dire che gli manca proprio da mangiare.


*= forse il carrello potrebbe essere un'unità di misura percettiva, per quanto non qualitativa (un carrello può essere pieno di acqua e carta igienica o di caviale), in carrelli quanto misura la vostra spesa settimanale e per quante persone?
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