Discussione: La verità
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Vecchio 30-12-2008, 17.36.00   #33
RedWitch
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Facciamo una cosa, lasciate perdere la parola anoressia perchè altrimenti non ci capiamo.

C'è un amica che ha oggettivamente qualche kg in più, ma non sta poi così male, ne esteticamente, ne ha problemi di salute.
Sapete che è fissata con la linea, che si guarda continuamente allo specchio etc...
Alla domanda, se secondo voi è grassa o sovrappeso che cosa gli rispondete?
Tacere non potete, e questo era il perchè dell'esempio e dalla vostra risposta potrebbe nascere qualcosa di buono come di non buono
..............
In un caso come questo, dire la verità in toto, secondo me farebbe all'amica del male visto che è già fissata, una risposta secca, del tipo "sì sei grassa o sovrappeso" potrebbe a quel punto portarle problemi seri magari latenti (l'anoressia di cui sopra), d'altra parte dirle "no non sei grassa/sovrappeso" non sarebbe la verità, e nemmeno questo le farebbe bene. Credo che ci siano i modi per poter dire la verità parzialmente o comunque in un modo che non sia come un coltello che gira nella piaga, ma senza indorare la pillola. Ci sono gradi di sincerità, in questo caso se conosco l'amica e so che è fissata con le diete, non dovrebbe essere troppo difficile dirle qualcosa che le faccia capire che non sta male nè fisicamente nè esteticamente, ma che qualche chilo in più lo ha (quello della linea poi è un argomento scottante dal mio punto di vista, quindi ci andrei il più leggera possibile, ma questo è anche perchè mi identifico nella cosa), più difficile secondo me è se non si conosce da molto una persona, e non si sa se per esempio per lei la linea è un cruccio o meno, in quel caso come fare? Cercare di essere sempre il più leggeri possibile, "testando" la resistenza dell'altro? Se si va sul "sicuro" (se si sa una cosa dell'altro con certezza) credo che si possa imparare a dosare, e a quel punto quello che esce dalla bocca 9 su 10 non ferisce l'altro, il problema almeno per me è quando non conoscendo cose dell'altro mi vengono fatte domande a cui non posso esimermi dal rispondere, ma nello stesso tempo c'è il grosso rischio di ferire, che l'altro non tolleri quello che esce dalla mia bocca. E allora come si procede? Per gradi ma sempre dicendo la verità (o almeno la nostra opinione)?

Per quel che riguarda il "friggere" a me sembra che si senta ogni volta che qualcuno ci carica di una responsabilità con una domanda, si crea una tensione che è sana se si risponde sinceramente (facendo attenzione), mentre se si mente, lascia addosso "un peso" , una tensione che non si esaurisce con la risposta alla domanda
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