Discussione: Un videogioco vietato
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Vecchio 23-03-2012, 10.52.29   #39
Uno
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Sebbene, come avrai senz'altro letto Cubo, sostengo che il problema non sia solo dei videogiochi o in alcuni casi magari per nulla dei videogiochi, la società ha il dovere di intervenire dove il singolo non arriva.

Ti faccio degli esempi per analogia. E' giusto che ci sia un limite di età all'acquisto di sigarette ed alcool (anche se poi nella realtà... ma vabbeh..)?
Sono certo che tu penserai che per te e la tua famiglia non servirebbe perchè tu spieghi ai tuoi figli e decidi cosa è giusto e sbagliato per loro.
Però tu non vedi i tuoi figli 24 ore su 24 x7 giorni a settimana e allo stesso tempo se tu decidi che tuo figlio a 14 (sempre se la tua decisione sia lecita) può fumare magari il padre dell'amico di tuo figlio non ha le stesse idee.
Un principio simile viene fuori in quei casi in cui i genitori vegani convinti (ma magari neanche troppo esperti di alimentazione) decidono che i loro figli debbano essere vegani come loro e questi figli si ammalano. Lo stato (la società) può e/o deve intervenire?
E i figli mandati a rubare, a chiedere l'elemosina, a prostituirsi etc.....?

Certe forme di censura poi non si limitano ai bambini, se la società decide che la pedofilia è una porcheria, uno anche se adulto non può commetterla, e mi pare giusto.
Insomma, riassumendo, come detto all'inizio, sono d'accordo con l'autogestione delle persone, ma la società in quanto tale ha il dovere di intervenire ove il singolo non riesce a prendere delle decisioni lucide e soprattutto che coinvolgono altri adulti o minori che siano.
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