Discussione: Un videogioco vietato
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-12-2007, 21.19.28   #23
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Per la prima volta in Gran Bretagna, sono state vietate la vendita e la distribuzione di un videogioco, poichè giudicato troppo violento, addirittura istigherebbe sadismo, violenza e omicidio.


Quanto siamo responsabili dell'acquisto di certi prodotti?
Se videogiochi come questi vanno nelle mani dei bimbi (vorrei vedere se non accade..) ese davvero possono influenzare, istigare all'omicidio, quanta responsabilità va alle famiglie e quanta a coloro che permettono la vendita di questi "giochi"?
Concordo con il discorso che fa Uno.
Se fosse in effetti una censura generalizzata, questa spesso come è accaduto, porterebbe ad un suo indiscriminato utilizzo. Ci sta, alla fine, quando, in maniera evidente e questo del videogioco suppongo ne fornista il caso, la situazione è uscita dal seminato ovvero da quelli che sono, e vengono definiti, i parametri entro cui far crescere una società e gli individui che la compongono.
E' certo che ognuno debba assumersi le responsabilità ma sono dell'idea, forse sbagliando, che queste sono presumibilmente connesse al grado di " crescita" dell'individuo. Se una cosa, lo Stato, la fa "passare" vuol dire, implicitamente, che quella cosa si può fare e dunque minore o quasi nulla la responsabilità per chi acquista.
Al contrario invece vi dovrebbe essere un " controllo " - esercitato da persone che non abbiano altri fini se non quelli della valutazione, passatemela in questi termini, degli " stimoli" e per fare ciò credo ci voglia chi sia in possesso di un'alta levatura morale/culturale etc - volto ad identificare cosa sarebbe bene o cosa no riferito ad una situazione tipo ai fini di una crescita " sana"; che poi forse è il compito della censura alla fine.
Comuque sono del parere che la responsabilità vada suddivisa tra lo Stato, dunque la collettività, e la famiglia indiscutibilmente " parte " di un meccanismo che, ad oggi secondo me, ha toccato gia il fondo o è quanto meno prossimo a questo.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso