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Vecchio 16-10-2009, 01.53.49   #78
Uno
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
La frase da te virgolettata è la traduzione soggettiva di quanto hai letto nelle mie parole, io avrei semplicemente voluto dire che in qualche modo ognuno di noi è condizionato dal proprio pensiero di base...ok, basta, se ho offeso qualcuno me ne dispiace, chiedo scusa sia a kael che a Gibbi.

Non è interpretazione soggettiva, è la traduzione più diretta delle tue precise parole. Al di la del fatto che non mi garba neanche questa ultima versione che dai (lasciamo perdere o in caso la riprendiamo n filosofia che può essere interessante), ma se tu stessa dici "io avrei voluto dire" vuol dire che hai detto altro rispetto a quello che volevi dire. Sai com'è... pur volendo concederti il beneficio del dubbio, non sono tutti molto bravi con la telepatia, ed è difficile leggere una cosa ma dover capire che tu in realtà intendi altro.
Ripeto, lascia perdere le scuse se non sei convinta, nessun problema, ma ricordati bene che qui non voglio politica o la chiusura dei discorsi in certi modi solo perchè non ti va di continuare un confronto aperto che fosse per il tempo o per che altro
Quote:


Ho riletto tutto il post e credo di averlo interpretato male, ha tentato di farmelo capire Kael ma, il mio errore principale è di scrivere in momenti ristretti, ossessionata dal tempo e dalle mille cose da fare, quindi medito poco e interpreto frettolosamente, di questo chiedo scusa.

Dunque la soglia di povertà è stata valutata al di sotto della spesa giornaliera pro capite di 1,50 che per 2 persone sono 3 euro.

Nonostante mi sia ripromessa di vedere quanto spendo, sono sincera faccio fatica a concepire una vita di una persona che debba attenersi alle 1,50 euro giornaliere per tutto il mese, per tutti i mesi, per tutto l'anno.
Credo che ci sia veramente da impazzire, mi adatterei a fare la badante, la domestica o qualsiasi altro lavoro dignitoso per poter dare ai miei figli qualcosa di più.

Ci ho ragionato sù e credo che la cosa peggiore sia l'idea di non poter mai sgarrare, credo che volendo si possa mangiare e sopravvivere anche con meno, ma l'idea di non poter comprare qualcosa in più, tenere sempre i cordoni stretti mi dà la dimensione della povertà.
Mah.. per quello che mi riguarda non ho quantificato quanto sia la soglia della povertà, ho solo detto che 270/300 euro per 2 persone è gonfiata in senso positivo. Con queste cifre non si sarà ricchi ma chi ha una alimentazione semplice non deve neanche fare sacrifici e ho fatto esempi su di me. Poi se uno spende di più mica che è ricco per forza o che deve vergognarsi.
L'altro giorno pensavo anche alle modelle, ce ne sono certe che campano con insalatina e non sono certo povere .
È un esempio estremo per ridere ma comunque rievidenzia quello che stiamo dicendo, è la costrizione che da l'idea della povertà, povertà che poi non sempre è reale.
Se uno fa le stesse scelte ma non è costretto ecco che la sensazione di povertà decade.
In questo senso probabilmente qualche decina di milioni di italiani si sente povera, anche se poi solo una minima parte lo direbbe pubblicamente, però se consideriamo la parola povertà in senso oggettivo io ne inquadro l'inizio (inizio) quando è possibile solo la sopravvivenza senza o quasi senza possibilità di altro.
Per esempio la frase "era povero ma con tanti sacrifici è riuscito a far studiare il figlio" ci può far inquadrare la povertà. Non riesci a fare di tutto e di più, se vuoi fare una cosa ne devi sacrificare un'altra e una famiglia povera realmente per far studiare un figlio dovrà sacrificare anche sul mangiare, magari solo gli sfizi, ma qualcosa si.
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