Discussione: Complesso di Elettra
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Vecchio 10-06-2008, 09.10.23   #3
griselda
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Se prendiamo Freud ed il complesso di Edipo come controparte (ed è giusto, è la controparte, ma non sono d'accordo su alcune cose) del complesso di Edipo ci soffermiamo troppo sulla parte sessuale della cosa.
Il concetto dei due complessi è che il bambino (o la bambina) iniziano a scoprire i principi maschili e femminili ed iniziano a cercare il proprio posto. Quindi il bambino scopre il padre come uguale a se e la mamma come polarità opposta, per la bambina ovviamente il discorso è inverso.
In quell'età non c'è nulla di male nell'attrazione che il bambino o la bambina provano per il genitore del sesso opposto, è pura sperimentazione, molto dipende però da come il genitore dello stesso sesso si pone, a volte sono questi che soffrono di una inconscia gelosia e questa determinerà i rapporti per tutta la vita salvo un lungo percorso di recupero.
Quanto hai detto mi fa pensare che le mamma abbia in se un problema irrisolto con il padre anch'essa, magari un padre padrone che non da amore, e nel rapporto che vede tra il marito e la figlia rivive quella mancanza e la proietta la sulla figlia e invece di gioire per l'amore che vede ne soffre come se venisse tolto qualcosa a lei. Non riesce a condividere quell'amore che non ha mai consciuto e si chiude come se rivivesse quell'antica rivalità.

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Ci sono studi antropologici che dicono che i due complessi sono legati alla cultura in cui cresciamo, non sono universali, ha un senso se ci pensiamo bene, immaginiamo la vita in un villaggio tribale in cui il figlio maschio gioca con gli altri bambini fino ad una certa età e poi segue il padre e gli altri maschi in esperienze di caccia, la bambina idem gioca fino ad una certa età (non stanno attaccati alle mamme anche se queste li seguono a distanza) e poi sta con la mamma e le altre donne adulte ad imparare i lavori femminili.
Credo che questo manchi molto oggi per svariati motivi.
Io l'ho vissuta quella di ritrovarsi a cucire, a ricamare, a lavorare ai ferri e all'uncinetto, ero anche brava poi non so cosa sia capitato ho rinnegato tutte queste attività femminili sminuendole e dedicandomi ad attività manuali maschili, pulivo il carburtore del mio motorino dipingevo la casa, cambiavo lampadine, prese di corrente (mi piaceva smontare tutto e vedere come era fatto e poi ricostruirlo) insomma mi piaceva cimentarmi nonostante a casa mia nessuno fosse pratico di ciò.
Sono anormale vero?


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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
In questo modo le prime acerbe scoperte dei principi maschili e femminili le hanno con i coetanei, crescendo poi hanno dei modelli con cui si identificano ma a quel punto l'attrazione affettiva (non filiale) e sessuale si direziona verso altri ragazzi e ragazze.
In certo senso i processi sono più sani.
In pratica, i due complessi sono figli della nostra società cosiddetta civile.
Si questo è quello che ho visto succedere nell'iterazione che con l'altro sesso, la scoperta etc

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Come se ne può uscire?
Non è facile e neanche possibile in poche righe, nelle nostre società in varie forme questi complessi sono presenti in percentuali altissime, generalmente (statisticamente) i maschi esprimono questo in quel modo che definiamo "mammoni" mentre con le donne si determina quel fenomeno in cui le mamme entrano in competizione con le figlie e le figlie trovano (dovrebbero) il loro vero ruolo solo alla morte della mamma.
Ripeto, generalmente, non dico che sia sempre così, inoltre ci sono infiinite sfumature.
Potrei dedurre di aver cercato di suclassare mia madre che si riteneva fichissima nelle sue attività manuali domestiche, facendo cose che lei non conosceva ed appartenevano prettamente al mondo maschile che prediligevo proprio a causa di questa sua superiorità presunta che non permetteva "incontro" e crescita?

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ora visto che l'argomento principale è il complesso di Elettra, la figlia (per quanto riguarda la mamma il discorso è a parte) dovrebbe arrivata ad un certo punto spostare le attenzioni verso un rappresentante esterno del sesso opposto. Vedo spesso figlie di una certa età che continuano con i papà a fare le smorfiosette, le cocchette di papà... (la controparte del mammone) e questo non è sano per la reale crescita di una donna, ciò non significa non dover provare affetto e amore per il padre.
Per le figlie in effetti c'è un rapporto preferenziale con il padre anche quando non è figlio di questa Elettra.
Però mi domando se avendo avuto un rapporto così preferenziale poi non lo si ricerchi nei rapporti con i propri partners e che quando lo si ritrova (padre molto accondiscendente intendo, il quale perdona tutto ma allo stesso tempo pare assente visto che gli va tutto bene) la ragazza fa i capricci come faceva con lui insomma una forma di bambina eterna.
Che invece di dire torno da mammà inconsciamente torna da papà...
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