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Vecchio 23-02-2006, 11.03.31   #1
Uno
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Predefinito Azioni dell'Essere (Concentrazione, Espansione, Meditazione)

Un individuo può versare in tre stati principali ed ovviamente infinite sfumature di essi.
Anche se comunque possono accadere e accadono nel corso della vita di una persona anche in maniera spontanea, nello stato di sonno o di incoscienza (intendendo un "livello" minimo di coscienza limitata alle funzioni vitali... anche se poi scopriremo che comunque essa registra tutto anche quando dormiamo), i tre stati del titolo sono pressocchè inesistenti o allo stato embrionale, a volte per le caratteristiche della nostra cultura (parliamo di occidente in generale) è presente un certo grado del primo: la concentrazione, mentre ad oriente al contrario è presente il secondo (un certo grado) l'espansione. In questo post mi limiterò alle descrizioni generali e non descriverò nessuna tecnica per cercare in maniera consapevole di sperimentare questi tre stati.
Con l'ultima frase ho anticipato la differenza che si attua quando si passa da quel poco che si può sperimentare in maniera spontanea (generalmente... poi ci sono casi sporadici che si limitano però ad uno dei primi due, es il contadino sul campo, il pescatore o l'escursionista con l'espansione o il manager, il tecnico o anche l'operaio... ma anche lo stesso contadino con la concentrazione... sono solo esempi) ed invece Volere sperimentare questi stati e soprattutto integrarli tra loro.
Scansando qualsiasi polemica però devo notare come l'attrazione degli occidentali per tutte le filosofie orientali si verifica per il bisogno di espansione, cosa che manca alla nostra cultura in linea di massima, il problema è che poi questa viene scambiata per meditazione e si crede di aver trovato tutto, invece sarà sempre una visione parziale che può portare al Nirvana.. pace dei sensi e connessione con tutto ma con la perdita della propria identità con tutto ciò che ne deriva. Esiste invece la vera meditazione che è l'integrazione di questi due stati, ok proviamo a descriverli per quanto le parole possano.
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