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Vecchio 26-11-2010, 20.08.05   #4
AzzeccaGarbugli
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Se in presenza di moglie e figli e quindi di soggetti che per legge sono destinati a ricevere il patrimonio del defunto secondo quote già stabilite dalla legge stessa (in questo caso la metà spettante al nonno andrebbe divisa in 3 quota uguali tra moglie e i due figli) , una persona decide di fare testamento è perchè desidera qualcosa di diverso da quanto la legge dispone .
Può essere che intenda assegnare i singoli beni evitando la comunione ereditaria che vedrebbe tutti gli eredi comproprietari pro quota ( ad esempio stabilire che la casa rossa va a Luigi , il bosco va a Mario) oppure può ritenere di aver dato qualcosa in vita ad un figlio più che ad un altro e quindi con il testamento intende riportare equilibrio , come può ritenere che uno dei suoi eredi come anche tutti e tre non debbano avere nulla di suo ....con il testamento insomma esprime la sua volontà.
Il nostro nostro ordinamento ha però scelto di attribuire maggior tutela alla solidarietà della famiglia che alla volontà del singolo testatore e ha stabilito che ad alcuni soggetti quali coniuge e figli spetta una quota di eredità sempre e comunque , indipendentemente dalla volontà del testatore che può avere con il testamento , totalmente o parzialmente escluso uno di questi soggetti . La quota varia a seconda dei soggetti e del numero di questi . In questo caso il nonno stante la presenza di coniuge e 2 figli potrà disporre liberamente con testamento solo per la quota al 25% (detta quota disponibile) . I restanti 3/4 spettano per la quota del 25% al coniuge e per la quota del 50% ai due (o più )figli.


Preciso che il calcolo della quota di patrimonio ereditario spettante a ciascun soggetto si fa tenendo conto anche delle eventuali donazioni effettuate precedentemente .
In pratica dal valore dei beni lasciati per testamento occorre prima detrarre la somma per i debiti e poi aggiungere le eventuali donazioni e poi sulla somma risultante da tali operazioni calcolare quanto spetta a ciascuno dei soggetti tutelati.
Se il nonno con il suo testamento lede i diritti dei legittimari ( nonna o figli ) ciascuno può agire in giudizio per ottenere la propria quota di eredità.

Vale , in questa sezione c'è un thread sui "testamenti" che forse ti può chiarire anche altro.
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"....Chi dice le bugie al dottore , vedete figliuolo è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare : a noi tocca poi imbrogliarle"
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