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Vecchio 10-06-2008, 23.38.00   #12
AzzeccaGarbugli
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Ciao a tutti

Ho trovato molto interessante questa discussione e dal mio punto di vista è possibile tentare di dare una risposta alla questione posta da Uno , senza ricorrere alla sentenza delle SS.UU. citata più sopra ,facendo uso del solo concetto di corrispondenza .
Il problema posto è relativo all'arbitrario utilizzo della corrispondenza da parte di uno dei soggetti tra cui intercorre .
Si chiede se vi è tutela legale qualora il destinatario di uno scritto lo pubblichi o lo renda pubblico attraverso la diffusione senza il preventivo consenso del mittente.

Con il termine corrispondenza si intende quello strumento abituale attraverso cui una persona comunica ad altra un proprio pensiero, uno stato d'animo o la conoscenza di una certa situazione di fatto . In senso lato quindi per corrispondenza si intende quella
epistolare telegrafica o telefonica informatica o telematica(c.d. posta elettronica) ovvero effettuata
con ogni altra forma di comunicazione a distanza.
Di una conversazione e/o comunicazione avvenuta con le modalità di posta elettronica vi è per tutte le parti che vi hanno partecipato la possibilità di ottenerne , attraverso la registrazione e poi la stampa , il supporto cartaceo che nulla ha di diverso della normale classica lettera.
Giuridicamente alla posta elettronica viene riservata la stessa tutela della corrispondenza epistolare o telefonica , tutela caratterizzata dalla segretezza.
Mi fermo ma continuo poi con il concetto di segretezza
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"....Chi dice le bugie al dottore , vedete figliuolo è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare : a noi tocca poi imbrogliarle"
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