Non ho nulla da scusarti Grey
Volevo ora fare un esempio per finire il concetto di prima:
Gioco a calcio, e per aver fatto un errore durante una partita il mister mi sgrida sonoramente
Quattro casi possibili:
- Mi deprimo, penso di non valere niente, decido di mollare col calcio
- Mi arrabbio, penso che il mister non capisce quanto valgo, cambio squadra e gli serbo rancore
- Mi arrabbio, ma uso questa rabbia negli allenamenti per dimostrargli che sono bravo
- Mi arrabbio, ma uso questa rabbia negli allenamenti NON per dimostrare al mister qualcosa, ma per evitare di ricommettere in futuro lo stesso errore, per il quale la mia squadra fra l'altro ha perso la partita. Sono inoltre grato al mister per avermi "caricato" e avermi dato una spinta per migliorare
I casi, come si può vedere, sono molti di più. C'è anche la possibilità che alcuni casi coesistano insieme. Ma quello che è importante è vedere come posso impiegare in modi diversi la stessa energia/spinta che mi è arrivata dal mister... E questo dipende solo dal mio Essere.
Ovviamente posso anche raccontarmela, posso fingere di non essere arrabbiato anche se nel profondo lo sono, e questo è ancora peggio... Quello che invece dovrei essere in grado di fare è spostare l'interruttore di cui parlava Uno (che poi non è un interruttore standard che ha solo on/off ma è piuttosto un trimmer, cioè un interruttore a
resistenza variabile... (che strano... torna il concetto di "resistenza"...) quegli interruttori cioè che permettono di regolare la luce, passando attraverso tutte le sfumature fino al buio...). Alcuni come ho detto possono raccontarsela, fingere (a se stessi) di essere santi quando invece il loro interruttore è ancora regolato in basso, e questa più che una vera crescita spirituale è solo una bella recita teatrale...
In definitiva, ad un Santo puoi lanciare anche del male, che lui lo "userà" sempre a fin di bene.... ad un demone puoi lanciare del bene, che lo userà solo per fini egoistici.....