Non credo che la discriminante sia questa, o almeno questa dell'impossibilità/possibilità è una conseguenza, per come la vedo io.
E' più che altro, almeno così mi pare di aver capito, il nostro atteggiamento che è importante, in un caso è attivo, vigile, magari segue un metodo con disciplina.
Nell'altro sono tutta una serie di immagini che si legano tra di loro a casaccio e noi che restiamo lì apparentemente senza fare nessuno sforzo a guardarle semi inebetiti, magari emozionandoci di volta in volta e pascendoci di questo (ovviamente emozionandoci in senso meccanico e non reale).
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in tenebris lux factus sum
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