In molti si giunge ad un momento nella vita in cui non ci si accontenta più, quando quel
Sacro Fuoco comincia ad ardere e bruciare all'interno, e quando la sete cresce sempre più e si comincia a vagare senza meta.
Ma si giunge ad un punto in cui il viaggiatore si stanca e vorrebbe trovare un porto in cui sostare, almeno per un pò, prima di riprendere il suo cammino.
Alcune volte il viaggatore si perde per strada senza neppur sapere dove stia andando...senza neppur sapere che sta cercando, e allora il suo cammino diverrà ancor più tortuoso, pieno di ostacoli o vicoli ciechi....
Ma allora che fare per venirne fuori, rivolgere la propria attenzione, la prima ovviamente, sbadatamente, a tutte le informazioni che giungono dai quattro angoli, senza considerare se giungano in linea verticale o orizzontale, tanto da qualunque lato ci si volti, di maestri e maestrini vari ne troverà in abbondanza, anzi in sovranumero, perfino coi saldi
A questo punto, a meno di un miracolo, si è praticamente fregati, o ci si accontenta di ciò che passa il convento, rischio restare senz'acqua, oppure si ha una chance, quella di Fidarsi...ma di chi? in primis del proprio Intuito, se si chiede con umiltà, prima o poi qualcosa giungerà, e in fondo il proprio Intuito cosa è, se non il proprio Maestro interiore, e lui senz'altro ci condurrà nella via più giusta per noi, almeno quella che lo sarà in quel momento...poi tutto cambia, e si cammina con le proprie gambe.
Il Maestro ti mostrerà la Via, ma non ti condurrà oltre....
Ma se il proprio intuito ingannasse, poichè non giunge dall'alto, lo si potrà ri-conoscere
Tante parole, chiacchere su chiacchere, ma se non si lavora, cosa rimane???
Mi auguro non sembri che voglia far la maestrina
