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Vecchio 13-04-2009, 23.36.13   #1
dafne
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Predefinito chi ha tempo non aspetti tempo

Stasera guardavo un film, uno di quei film romantici e drammatici assieme (trama un pò scontata). "Sweet November".

Mi spiace rovinare la trama a chi non l'ha visto, dirò solo che lei è una di quelle persone estemporanee e impulsive che gode della vita senza farsi problema alcuno del giudizio degli altri.
E' molto malata, cancro allo stadio terminale.

Ecco, mi sono ritrovata mio malgrado a riflettere sulla morte, su quanto cambia (o potrebbe cambiare) il nostro punto di vista nei confronti della vita se sapessimo di avere una data di scadenza vicina vicina.

Quante sarebbero le cose che faremmo invece di rimandare? Quante quelle che saremmo disposti a tentare o alle quali non ci permetteremmo di rinuciare?

Ecco, ho sempre pensato di non aver paura della morte, nel senso del clic dell'interruttore che si spegne, ma piuttosto del possibile dolore per arrivare a, o della morte degli altri.

Comincio a pensare di non averne proprio minimamente idea, di non essermici mai soffermata sopra perchè...perchè "impossibile" che capiti che accada così presto...perchè è da matti pensar di morire ecc ecc

Eppure (toccatevi pure ) basta così poco e capita così spesso che l'età non sia più una discriminante che tiene lontano la signora scura.

E ci penso, penso a come potrei reagire se mi dicessero che ho solo tre mesi di vita ad esempio e mi forzo a non allontanare via da me velocemente il pensiero e...che vita pigra e sprecata e con poco senso è la mia....

Ma devo proprio arrivare a questo? Devo per forza trovarmi di fronte all'ineluttabile per trovare quel desiderio, quella voglia e quella forza di vivere senza alcun pensiero rivolto al giudizio esterno?

La cosa mi sconcerta, non è fare cose eclatanti o sorprendere tutti, anzi, è assolutamente l'opposto, vivere come se niente di quanto faccio possa in alcun modo essere tarato su quello che pensano di me gli altri. Perchè questo faccio ogni giorno, in ogni momento, analizzo e valuto e considero come io sarò nello specchio degli umori vitrei degli occhi degli altri...

Se domani fosse il mio ultimo giorno m'importerebbe così poco come sarebbe per loro ma vorrei che fosse quello che desidero io...ma fatico persino ad immaginarlo tanto sono abituata a non farlo...

Azz ...lo dico io che mi fa male guardare la tv...
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