Discussione: La famiglia
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 06-04-2006, 21.26.37   #7
seleparina
Utente Cancellato
 
L'avatar di seleparina
 
Data registrazione: 28-02-2005
Messaggi: 269
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Perchè "uccidere" quel poco di Verità che c'è in ognuno di noi e non condividerlo, "comunicando", con la propria famiglia? Perchè andare ad aprirsi con persone estranee, quando abbiamo chi ci vuole davvero bene, un bene nella maggior parte dei casi vero e incondizionato, sotto lo stesso tetto?
Perché essendo vero che i legami con i propri diretti familiari sono sicuri e “precostituiti” i legami con gli altri sono dei legami da creare, legami che si possono creare solo grazie ad una comunicazione più intima del semplice parlare di politica o di scienze piuttosto che di attualità.
Questo scaturisce dalla necessità di circondarsi di “altri” ai quali dare un sentimento che verso i familiari è “scontato”. Un modo per confrontarsi e creare altre cellule…che formeranno il “corpo” relazionale.

Per quanto riguarda certi argomenti, io considererei anche la componente “vergogna” che scaturisce automaticamente quando si sa che dall’altro lato non si potrebbe ottenere l’attenzione di cui avremmo bisogno per trattare la sfera più intima di noi. Spesso la vergogna di parlare di certe cose deriva direttamente dalla vergogna dimostrata dalla famiglia nel trattare questi argomenti. Non parlo con mio padre di sesso (per usare l’esempio di Kael) perché è mio padre che non riesce a parlarne con me e/o non me ne ha mai parlato.
Perché dovrei farlo io?
Orgoglio o timore di ferire? Il confine è labile, ciò non toglie che in qualche modo parlarne con un coetaneo o qualcuno che sappiamo non giudicherà (non subito almeno, in quanto perfetto sconosciuto che non ha la possibilità di dedurre e trarre conclusioni poiché non ne ha le basi), qualcuno che magari ha avuto esperienze precedentemente o qualcuno che ancora queste esperienze non le ha (un adolescente che parla col coetaneo) e può “capirci” dato che parla il nostro stesso linguaggio.
seleparina non è connesso