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Vecchio 20-07-2009, 22.38.49   #2
luke
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Questo paradosso è enunciato da un fisico e tratta con termini fisici quello che accade in ogni momento.
A livello popolare l'indovinello (con il trucco): "pesa più mezzo pollo vivo o mezzo pollo morto?" ci si avvicina parecchio filosoficamente.

Cosa ci insegna questo paradosso?
Prima di tutto che ci sono delle circostanze, dei punti di vista etc.. in cui se ne può parlare, filosofeggiare etc quanto si vuole ma finchè non si tira fuori il gatto dalla scatola non si saprà se questo è vivo o morto.

Un'altra questione filosofica su cui potremmo discutere è che ammesso che il gatto muoia dopo dieci minuti, per noi è morto? No perchè per noi ha le stesse probabilità di essere vivo come di essere morto....

Ce ne sono altre, ma non vorrei affossare la discussione
Provo ad aprire le danze....allora di primo acchitto mi viene da dire che esiste per ogni fenomeno tutto un ventaglio di possibilità sul verificarsi o meno del fenomeno e sulle differenti modalità: noi possiamo discutere sulle varie ipotesi ma, alla fine, una sola è quella che accadrà realmente (almeno in questo universo perchè potrebbero esistere tanti universi uno per ogni possibile manifestazione del fenomeno) e fino a che noi non andremo a verificare come stanno in realtà le cose tutte le discussioni che faremo sono su realtà che possono essere e non essere.

La discussione forse può quindi riguardare le differenze tra la realtà oggettiva e la nostra realtà soggettiva ed inoltre, ma forse si può trattare questo punto dopo altri interventi, il momento in cui andremo a verificare se il gatto è vivo o morto aprendo la scatola, sancisce e farà accadere comunque un risultato, quindi in questo caso l'osservazione non è un procedimento neutro ed esterno ma condizione comunque l'esperimento.
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