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Vecchio 21-07-2009, 00.01.37   #4
Ray
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Il paradosso del gatto nasce per spiegare la meccanica quantistica, tuttavia si presta, ampliando, a mostrare un diverso modo di pensare rispetto a quello solito, evidenziando i limiti di quest'ultimo.

Nel micro, ossia nel mondo delle particelle, gli stati appunto quantici assunti da queste sono considerati diversamente da come siamo abituati. Una particella che si trova probabilisticamente in uno stato X o in uno stato Y è considerata avente entrambi gli stati in un modo contemporaneo e non completo ed è solo l'osservazione, con la sua interferenza, a stabilire quale sia, dopo l'osservazione, il suo stato manifesto.
Mentre noi siamo abituati a pensare che si trovi in uno o nell'altro già da prima e che semplicemente noi ignoriamo quale sia prima di osservare.

Faccio un esempio famoso per capire meglio. In una partita di carte Tizio resta con una carta sola e una da pescare e Caio, suo avversario, avendo contato tutte le altre e sapendo quali due carte mancano (l'asso di cuori e quello di picche) dice che la carta di Tizio è al 50% l'asso di cuori e al 50% quello di picche.
Noi siamo abituati a pensare che Tizio ha in mano effettivamente una delle due carte e non l'altra e che il suo scoprirla non fa altro che dirci quale era.
Mentre il modo di pensare "quantistico" ci dice che Tizio ha in mano una carta che è un pò (metà) asso di cuori e un po' (altra metà) asso di picche. Ossia è potenzialmente entrambe. E' solo scoprendola che essa prende la via della manifestazione in uno o nell'altro caso... ma prima era tutte e due perchè poteva essere tutte e due.

Nel mondo della manifestazione (partita giocata) quella carta può essere solo uno dei due assi (il gatto o è morto o è vivo), ma nel mondo precedente (carte in mano), ossia quello potenziale rispetto all'ambito di manifestazione considerato, quella carta è tutti e due gli assi (il gatto è sia morto che vivo).
Questo è rapportabile in qualsiasi rapporto di ambiti potenziale-manifesto... e dice un sacco di cose sulla "dualità".
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