Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Quindi in sintesi (anche se non sono sicuro di metterla giù bene):
uomo (relativo all') essere
umano (relativo all') avere
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Ecco, ci ho ripensato e cerco di spiegare meglio.
Si parla di uomo quando si vuol parlare di un individuo nella sua individualità, mentre si parla di umano quando ci si rifà a qualcosa di più "grande".
Un uomo cioè è il rappresentante di se stesso.
Un umano è il rappresentate di un Essere più grande (l'umanità intera)
Un uomo ha i suoi propri meriti e colpe, presi singolarmente... Un uomo che non ha mai ammazzato nessuno ad esempio è innocente da questo punto di vista. Ma non lo è più in quanto "umano", diventa colpevole... colpevole di tutte le atrocità compiute dagli altri uomini come lui, dall'umanità insomma, di cui fa parte anch'esso.
Un "umano" potrà considerarsi a posto con la coscienza non quando avrà risolto tutto ciò che gli compete individualmente, come uomo, ma quando tutti gli altri uomini saranno migliorati come lui... E' un dovere pensare a migliorare se stessi in quanto uomini, ma è un dovere altrettanto grande pensare ad aiutare anche gli altri perchè così l'umanità intera possa beneficiarne. E ognuno, in quanto umano, ne beneficierà anche individualmente.