Discussione: Democrazia
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Vecchio 11-06-2009, 23.31.55   #1
Ray
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Predefinito Democrazia

Raccolgo l'invito generalizzato di Uno e apro l'argomento qui, in modo da poter esplorare il concetto e gli innumerevoli spunti che esso fornisce. Gli approcci possono essere svariati... ergo scelgo il più banale.

La parola democrazia viene dal greco ed è un composto di dèmos (popolo) e cràtos (potere) e significa quindi potere del popolo.

Se anche storicamente questa forma di governo ha avuto grande seguito (con che risultati è un altro discorso) solo in tempi relativamente recenti, il concetto è antico e risale, perlomeno, appunto ai greci. Mi sembra sia esistito un concetto analogo anche in oriente, con un altro nome, forse ancora più antico.

In ogni caso già Aristotele, riprendendo Platone, distingue tre forme pure di governo a seconda di quanti sono ad esercitare il potere: la monarchia (governo del singolo), l'aristocrazia (governo dei migliori) e la politìa (governo dei molti).
Anche se Aristotele ritiene l'ultima la migliore, soprattutto per Atene, vanno tutte bene finchè chi esercita il potere lo fa a favore di tutti e non di se stesso.
Quando chi esercita non tiene più conto degli interessi di tutti ma antepone se stesso, le forme di governo, quali che siano, degenerano. La monarchia diviene tirannia (interessi di uno), l'aristocrazia oligarchia (interessi di pochi) e la politìa diviene democrazia (interessi del popolo o di una parte di esso).

E' opportuno un chiarimento: oggi probabilmente chiameremmo la politìa aristotelica democrazia e la democrazia aristotelica demagogia. Tuttavia lo spunto è parecchio interessante. Aristotele infatti non vede di buon occhio un governo del popolo, dove per popolo si intende la parte più bassa della popolazione, interessata più ai propri bisogni personali che a governare, e per lo più di scarsi strumenti.
Ritiene invece la miglior cosa la politìa, il governo dei molti, dove questi molti, anche tutti, sono i "liberi ed eguali", gente sviluppata diremmo noi. E ritiene questa forma di governo la migliore per città come Atene, ossia appunto sviluppate, progredite.
Ad Atene, durante quella che noi chiamremmo democrazia, votavano i "poli", ossia gli uomini liberi. Niente schiavi e donne. Che ovviamente erano la maggioranza.

Questa distinzione rendeva i molti, alla fin fine, abbastanza pochi. Intendo dire che, dati i numeri, era possibile una democrazia diretta.
La democrazia diretta è quella in cui il popolo decide. La democrazia indiretta è quella in cui il popolo sovrano elegge dei rappresentanti che, per praticità, decideranno per lui... ovviamente secondo le sue direttive.

A questo proposito porto l'attenzione sul concetto di "eleggere". Si tratta di "trar fuori" e mettere "ex-lege". Con un movimento di innalzamento di chi elegge verso chi viene eletto. Ossia si fa dall'alto. Infatti Gesù eleggeva i suoi apostoli tra i discepoli, non accadeva certamente viceversa. Infatti il popolo padrone, superiore, elegge i suoi rappresentanti, inferiori. Non si può trarre il superiore dall'inferiore.

Bon, un po' di carne al fuoco c'è. Intanto vediamo che ne esce.
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