Discussione: Democrazia
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Vecchio 12-06-2009, 15.34.36   #4
Ray
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Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
Comunque, probabilmente sto per dire una cosa che cozza e non poco col concetto che abbiamo oggi di democrazia.
Certo, pigliando quel che afferma Aristotele verrebbe da pensare a questi uomini" liberi ed eguali" posto che, nel nostro tempo, in specie in questo ultimo ventennio, non si può dire che tutti, per l'appunto, siamo liberi ma in specie eguali. Se oggi la schiavitù è ormai passata, nelle forme che ne hanno caratterizzato la manifestazione, questa, mi pare, è presente diversificata e stratificata a vari livelli; e certo non possiamo dire di vivere ad Atene, città progredita.
Cito sto pezzo ma vale tutto il post. Sia il concetto aristotelico che quello di Guicciardini si basano sulle caratteristiche che dovrebbero avere coloro che esercitano il potere. Guicciardini, come altri, forse non facevano altro che rilevare un cambiamneto dei tempi, ossia lo spostarsi, il generalizzarsi e il diluirsi delle caratteristiche psicofisiche che servono alla bisogna. Se ai tempi di Aristotele si poteva presupporre che l'appartenenza a determinate classi corrispondesse alla presenza di certe caratteristiche, e quindi si vedeva come degenerazione il rischio di unn potere del popolo, dato che il popolo incarnava caratteristiche non adatte, ecco che Guicciardini già pone il problema che queste caratteristiche potrebbero non essere più appannaggio di tutti gli appartenenti alle varie classi e che, inoltre, possano invece presentarsi in altri individui. Di qui l'esigenza di modificare il funzionamento.

La validità però del discorso di Aristotele resta attualissima, a mio avviso, sulla questione delle intenzioni. Le capacità possono esserci, nel singolo o in molti, ma conta come vengono utillizzate. Ossia quale è il reale obiettivo di chi esercita il potere. L'interesse suo o quello collettivo.
Ad un'origine ideale dovrebbero coincidere. Poi si diversifica... e l'onestà sta nel continuare ad operare a favore del collettivo, che si sia uno o molti. Se questo non accade, il governo, quale che sia, degenera.
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