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Vecchio 29-07-2010, 15.53.39   #19
nikelise
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Invece è proprio quanto asserisce l'aforisma. Con cui concordo, quando giudico smetto di pensare. Finchè penso, rigiro i dati in mio possesso, cerco di connetterne altri, faccio ipotesi, le verifico ecc ecc solo per citare attività comuni del pensiero non giudico e posso procedere indefinitamente.
Il punto è perchè? Solitamente è proprio per emettere un giudizio, raccontandosi che si cerca il milgiore.
Se però si pensa per cercare di capire si può benissimo non giudicare, a costo di doversi fermare per mancata comprensione (e quindi rimandare in seguito)... che è molto meglio che stabilire un giudizio.

Ma non è il pensiero che giudica, siamo noi. Solitamente quando siamo stufi di procedere.
Devi convenire pero' che prima o poi si deve arrivare ad un giudizio .
Meglio poi che prima ? Dipende .
Comunque senza voler estremizzare troppo l'aforisma vuole indurci ad una maggiore riflessione .

E' vero che siamo noi a emettere il giudizio a mezzo della funzione pensiero , ma noi siamo pensiero e le altre funzioni .
E' interessante indagare quali funzioni o complessi psichici , ci spingono ad affrettare un giudizio e quindi a sbagliare .
L'emotivita' forse ? La sensazione ?
O l'intuizione che e' forse quel non pensiero su cui mi piace ritornare ?
E se al giudizio affrettato fossimo costretti dalle forze inarrestabili dell'inconscio che emergono quando non sono compensate dalla coscienza ?
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