Discussione: Labirinto
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Vecchio 03-09-2010, 01.27.58   #2
jezebelius
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Sono giorni che passo nel forum, leggo e scappo via, dentro avrei bisogno di condividere le ansie per questa vita così difficile da accettare, le notizie del mondo mi fanno rabbrividire, omicidi, violenze, sopraffazioni, ladronerie di ogni tipo, malessere dei giovani che fanno cose senza senso come bruciarsi le braccia o gettare cuccioli nel fiume per divertimento e tutto mi fa male dentro, tutto mi appare estraneo, mi sento circondata dal male, eppure guardo le persone e le vedo tranquille, osservo il cielo ed è sereno, ascolto la musica e mi accarezza l'anima, guardo le stelle e sogno...
E allora perchè non riesco ad allontanare dalla mente le visioni terribili dei cuccioli sofferenti, dei bimbi straziati, il dolore di madri rimaste senza figli, e allora perchè tutto mi appare vacuo, vuoto, sterile, vorrei combattere il male, difendere le balene, le donne, i bimbi soli, le giovani violentate e so che non ce la farò mai e allora mi prende un dolore straziante, che ha radici profonde e mi chiedo come posso venirne fuori, come uscire da questo labirinto senza via di fuga... come fare a non pensare ad una realtà che purtroppo "sogno" non è.
In fondo non si tratta di ipotesi o chissà cos'altro.Quel che abbiamo intorno, entro il suo grado di realtà, lo si può toccare quasi con mano e ci presenta un mondo fatto di animali che quasi a volte ci si sente allo zoo ( con tutto il rispetto per quelli li dentro rinchiusi )!

Pensandoci, dico che non ne siamo estranei e che allora ci riguarda da vicino. Siamo immersi in questo mare!
Il fatto è che siamo sempre proiettati all'esterno. Tentare di "salvare il mondo " pare la più grande missione da portare a termine nella vita. Qualcosa per cui appunto vale la pena di vivere.

Lo strazio che deriva da questa impotenza, ahimè, è profondo ma a sto punto dire, pure, che la prima cosa da fare è " pensare a se " sarebbe quasi scontato.

Siccome un po scontato lo sono, dico che non è possibile cambiare tutto e tutti, di botto anche. Tutto ciò è pura illusione come " sperare " che cambino da se questi esempi di " essere umano ".

L'unica cosa che posso fare per lenire almeno un poco un dolore che brucia e fa male, è iniziare a trovare il modo di " uscire " dal labirinto seguendo il filo che pure c'è, sotto gli occhi.

Non dico di non interessarsi di quel che accade nel mondo, però rendersi conto un poco che eventi catastrofici, stragi o azioni fatte per riempire un po di tempo da parte dello sbandato di turno come il dolore in genere sono il frutto di un uomo che come un sonnambulo- o peggio uno zombie, come vengono chiamati quelli la cui coscienza è stata addormentata- cammina per la sua strada credendo di essere sveglio.

Ad oggi questo, Filo, non mi pare un bel posto se devo dire la mia. Mi pare però che sia l'unico posto per cominciare a guardare le cose da altra prospettiva.

Purtroppo ci si puo "ribellare " a questo strazio soltanto investendo qualcosa di se e quel che si investe dovrebbe essere alla nostra portata, ferma restando l'indignazione per la mancanza di rispetto, fratellanza e Vita che è tangibile. Ma anche tutto questo, forse, è elemento che potrebbe servire.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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