Discussione: Mal di vivere
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Vecchio 14-03-2012, 22.50.20   #83
diamantea
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Mi danno l'anima perchè queste cose tornano e mi disturbano malgrado siano passati degli anni, perchè disturbano la mia coppia, perchè quando sto raggiungendo un momento di serenità ecco che spunta fuori di nuovo il rospo, perchè non trovo una vera via di uscita, di sbocco, mi sento come condannata ed ho paura di proiettare nell'altro ciò che ha disturbato me e di cui non sono consapevole e di essere rifiutata per questo come io per questo ho rifiutato.

Sto tenendo duro, sto lavorando, fino a ieri ho avuto dei giorni di contentezza, di leggerezza, di serenità, mi sembrava di aver raggiunto un traguardo. Poi ieri è venuto a salutarmi il mio compagno, ho avuto lo slancio di un bacio appasionato ma lui mi ha rifiutata, ha detto che devo avere pensieri puri visto che non siamo abilitati al sesso, questo mi ha distrutta, mi sono giustificata e vergognata, io non volevo fare proposte, solo non ci ho pensato, ho seguito un impeto di desiderio. Poi più tardi sono andata da mia zia e li vicino c'era parcheggiata l'auto del mio ex, quella che ho scelto io, contrariamente al suo gusto ma che poi mi ha ringraziato sempre dell'ottima scelta.
Sono stata assalita da tanti ricordi e sensazioni, tutte le mie dipendenze legate a lui sono salite a galla come la voglia di caffè, non ultima quella della sconfitta, le mie ragioni erano nulla in confronto alla sua capacità di fare denaro, così mi annichiliva, come usava fare mio padre. Così forte mi ha condizionata quest'uomo? Così forti erano i miei bisogni? le mie debolezze?
E' una battaglia persa questa, solo vorrei togliere certe immagini che ancora mi disturbano e per questo farò un'altra crociata. Non posso certo ricominciare con la psicoanalisi, guarirò per seconda intenzione con altri metodi.
Cos'è questo stare bene, queste conquiste se poi basta uno stupido sogno per farmi stare di nuovo male? Sono sempre infognata, non ho concluso nulla.
Ora non voglio mollare per questo, continuo a credere che lavorandoci su ne verrò fuori, ma forse sbaglio in qualcosa, direzione, devo guardare a come sono, anche se ancora non capisco bene cosa vuol dire guardare a come sono, io penso di guardarmi di continuo, di scandagliarmi, di guardare i miei limiti, difetti, incapacità però non centro il bersaglio.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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