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Vecchio 23-06-2008, 13.30.16   #1
Uno
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Predefinito Relatività e degenerazione della parola Maestro

Discorsi fatti e rifatti, però siccome sono infiniti come quelli sul bene e il male, facciamo un altro giro di giostra .

E' vero che chiunque può insegnare qualcosa a qualcuno, questo si può poeticamente definire con: "Ognuno mi è maestro ed io posso essere maestro a tutti".
Però la licenza poetica ha corrotto e degenerato il vero senso della parola Maestro.
Maestro è colui che, rispetto alla materia di cui può essere appellato in tale modo, sa rispondere a qualsiasi domanda e/o risolvere qualsiasi problema con maestria.
Se io trovo Gino che mi fa capire fa caldo e debbo bagnare il giardino, mi ha insegnato una cosa, ma definirlo maestro di giardinaggio è improprio, al massimo posso dire che siccome sapeva una cosa che io non sapevo mi è stato in quel momento maestro... a me e per me. il mio vicino poteva già sapere che era il caso di bagnare il giardino, per lui Gino non è stato un maestro, ne per per me il vicino è stato un maestro pur sapendo egli le stesse cose di Gino.

Una Via naturale è quella di ascoltare i vari maestri relativi che incontriamo tutti i giorni in qualsiasi situazione, le fregature sono due:
Primo che ci piace pensarlo di farlo, in realtà lo facciamo solo se ci cogliono di sorpresa e sotto la soglia della nostra percezione, purtroppo in questo modo impariamo cose buone e cose meno buone
Secondo il processo è lento e spesso non giunge a nessuna destinazione, questo è un non problema per le filosofie che portano avanti discorsi tipo reincarnazione... o forse è un modo per avvalorare tali tesi rendendole più appetibili, visto che ci permetterebbero di fare quel cavolo che vogliamo.

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