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Vecchio 28-12-2007, 03.31.57   #5
Ray
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Originalmente inviato da Aria Visualizza messaggio
Come avevo detto nell'altro topic ho lavorato in una comunità per anziani e inabili psichici, qsto non vuol dire che so tutto sull'argomento o che qllo che ho vissuto è tipico di tutte le comunità.
Avevo 20 anni e nessuna esperienza quando mi sono trovata a lavorare li, facevo l'animatrice quindi, a differenza di altri, vivevo a contatto diretto con gli utenti. Nel mio reparto c'erano 10 uomini, alcuni dei quali provenienti dal manicomio criminale, ma stavano li in libertà e inizialmente avevo paura. Gli operatori li trattavano come pupazzi, li mettevano in soggezione, a volte li picchiavano, li umiliavano, li prendevano in giro. Ho visto una signora anziana piangere per più di 1anno perchè nessuno la portava dal dentista, altri invece li facevano bere come spugne perchè era l'unico modo per tenerli a bada e qndo erano ubriachi rompevano le bottiglie e si tagliavano le braccia. Il loro menù quotidiano era, a pranzo, pasta e carne in scatola a cena, invece, fagiolina con patate e mozzarella (ben diverso dal menù ufficiale che tenevano bene in vista) e nel periodo elettorale il presidente della comunità accompagnava gli utenti, non interdetti, a votare per chi diceva lui, minacciandoli di buttarli fuori.
So che qste cose non sono riconducibili alla legge Basaglia, ma che sono relative al comportamento poco umano di gente che mira solo ad arricchirsi, ma come qsta comunità ce ne sono altre qui. Quella che funziona un pò meglio è qlla che incassa meno e che resta aperta solo perchè è portata avanti da gente dal cuore grande.
Cmq quando ho detto che qsta legge ha fatto un sacco di danni mi riferivo a un'altra esperienza fatta ai tempi del liceo (che era attaccato al vecchio manicomio). Li gli utenti erano tenuti in libertà e venivano a molestare gli studenti. Una volta mentre aspettavo l'autobus è arrivato un tizio e si è tirato giù i pantaloni per farci vedere il suo pene in erezione... ovviamente appena si è avvicinato io e la mia mia siamo state più veloci di speedy gonzales a scappare.
Io non sono contro le legge Basaglia, è giustissimo avere rispetto per l'ammalato, supportarlo, inserirlo nella società etc, ma è un lavoro difficile che necessita tatto e una grande sensibilità, oltre a una grande organizzazione.
Beh, sono contento che i toni (e le affermazioni) si siano ridimensionati... forse riusciamo a parlare dell'argomento in modo più costruttivo.
Quello che descrivi nella comunità dove hai fatto l'animatrice sono semplicemente dei soprusi e delle violenze e sono contro la Legge, non solo la Basaglia. Purtroppo ti credo... anche quando dici che non sarà quello l'unico caso, ma non è certo questa la direzione prevista dalla legge ne la direzione intrapresa da chi cerca di lavorare sul serio in questo settore. E' solo la direzione di criminali che abusano di chi non può difendersi... ogni tanto salta fuori qualche caso così, io per mia esperienza comunque devo dire che è vero che esistono i prepotenti e i maleducati ma che la cosa non è assolutamente generalizzata. Anzi, intere strutture che funzionino così o anche molto meno di come descrivi tu, non ne conosco. Magari funzionano male, ma per motivi completamente diversi.

Invece è interessante la cosa che dici a proposito delle tua esperienza liceale, perchè apre ad un'interessante problematica, riassumibile in: posto che Tizio non riesce a non fare una determinata cosa e posto che, per quanto ci si sforzi più che restare entro certi limiti non ce la fa e che comunque ogni tanto ci ricasca, che fare? E' corretto far sparire lui per proteggere le liceali? E' corretto viceversa?

La problematica è aperta... anticipo che la posizione teorica della Salute Mentale è che si debba fare ogni sforzo per educare Tizio al massimo grado di adeguatezza possibile, limitando la sua libertà lo stretto indispensabile, possibilmente zero.
Purtroppo tra la teoria e la pratica ce ne corre... e allora la posizione assunta fa spostare il problema: posto che nel frattempo che Tizio viene educato al suo massimo livello di adeguatezza possibile, intanto non lo è, che ne facciamo?

L'esempio che hai portato casca a pennello, in quanto si tratta di una questione abbastanza scottante ma non di un caso limite... certo il comportamento in questione è lesivo, ma ad un grado che resta nel limite della discussione... non è che va in giro ad ammazzare la gente e quindi finisce internato e bon. Come distinguere questo limite? Il problema che pongo è soprtattutto etico, visto che la legge la fa una serie di distinzioni, anche se a volte si trova comunque in difficoltà.

Una cosa che mi incuriosisce e che vorrei chiederti Aria riguarda, come avevo già accennato, alla preparazone del personale. In effetti, pur conoscendo bene il tipo di preparazione (e relative lacune) delle diverse tipologie di operatori che lavorano nel settore, non ne so nulla per quanto concerne l'animatore. E' una figura che qui praticamente non esiste (ci sono educatori specializzati) e che ritengo ben più importante di quel che probabilmente viene comunemente considerata, almeno in certe strutture non dovrebbe mancare questo ruolo. Quindi mi piacerebbe avere maggiori informazioni sulla preparazione cui accennavi di la. Ti hanno fatto fare dei corsi? Li hai trovati soddisfacenti? Se posso... lavoravi direttamente per la struttura o era un servizio esternalizzato? In questo caso chi ha curato la formazione?

PS: risponderò anche agli altri... le domande di Grey non sono proprio proprio da cinque minuti...

Ultima modifica di Ray : 28-12-2007 alle ore 03.37.35.
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