Citazione:
Originalmente inviato da Uno
In un certo si può dire anche così si. In fin dei conti noi chi e cosa siamo?
Siamo qualcosa rispetto al tutto, se diventi stabilmente tutto non sei più quel qualcosa che ti rende un individuo.
Esiste una via di mezzo che non è vita (come la intendiamo normalmente) e non è morte.
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Il Tutto ci disgrega, ci assorbe nel suo insieme infinito ed espanso e l'individuo scompare, perde la sua natura umana ed entra a far parte di un quid sconosciuto dove non esiste vita, così come la concepiamo noi, nè morte...nè memoria... nè oggi.... nè futuro... potrebbe corrispondere al nulla.
E allora gli affanni, le pene, i dolori, gli amori, le paure, la felicità...dove ci portano? verso il nulla? E allora perchè cercare la via, il percorso interiore per comprendere, per avvicinarci all'imponderabile, per accostarci a questo Universo, a questa totalità che ci stritola, ci fagocita come una madre maligna quasi pronta a punire i suoi "figli" colpevoli solo di essere, di esistere in questo microcosmo senza alcuna importanza!
Il tuo post continua a turbarmi, mi sento un pò alla deriva, vivere per arrivare a sprofondare nel vuoto, nell'abisso dell'Universo...ci dovrà pur essere un qualcosa cui aggrapparsi per non precipitare del tutto!