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Vecchio 17-09-2005, 11.53.59   #9
Ray
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Predefinito Riferimento: Mezzi e limiti della scienza

Mi aggancio a quanto detto da Uno nel tentativo di portare avanti un discorso promesso da troppo tempo...


La scienza (parola che significa propriamente "conoscenza"), nei tempi antichi e "tradizionali" si rifaceva sempre ad una metafisica ed a una cosmologia. In breve, ma possiamo approfondire magari in altra sede, esiste un Principio, fonte di ogni potenziale manifestazione, il quale com-prende tutto ciò che è e che può essere. La realtà, di ogni ordine e grado (di cui il "fisico" è uno di questi gradi) si manifesta per differenziazione ed emanazione dal Principio. Per "discesa". Discendere dal Principio è propriamente derivare da Esso. Quindi il punto di vista di chi osserva e "vive" la realtà rileva tante più differenze tanto più si pone "lontano" dal Principio. Queste differenze esistono, ma solamente nell'ordine in cui sono manifeste. Per sintesi, a livelli superiori, si riconnettono man mano al Principio e ri-tendono all'Uno (questa volta non il nostro capo...).

Per fare un esempio... le varie caratteristiche della mia personalità, salendo di livello, si sintetizzano in una persona. Le varie persone in un' umanità e via così. In modo che io sono un io ma ANCHE parte di un tutto dove ognuno è l'un l'altro... su fino al Principio dove tutto è Uno.

Il punto di vista scientifico tradizionale esplora le differenze per riconnetterle al Principio. Lo scopo è la com-prensione del tutto. L'antico non si dimentica mai il piano spirituale da cui tutto discende e studia il singolo oggetto come emanazione del Principio.

La scienza moderna, ormai dimentica del Principio, risulta perciò propriamente un'aberrazione. Se seguiamo l'evoluzione (leggi involuzione) del pensiero scientifico-filosofico da un punto di vista tradizionale vediamo che esso si è via via sempre più allontanato dal meccanismo sintetico operato dagli antichi in favore di un meccanismo analitico di carattere anti-olistico, forse dovuto alle modificazioni subite proprio dalle caratteristiche del Pensiero (ma questa è un'altra faccenda). Possiamo individuare il punto di svolta in Cartesio (lo scrivo maiuscolo solo per correttezza linguistica), il quale introducendo il meccanicismo ha dato di fatto un taglio netto all'origine spirituale ed ha permesso di considerare delle parti (per es. del corpo umano) come se fossero indipendenti dal tutto. Senza rendersi conto che qualcosa, per poter essere "parte", deve riferirsi ad un tutto. Questo ha spalancato la strada alle concezioni evoluzionistiche, secondo le quali man mano che il tempo passa tutto si evolve (sic) in base a non si sa che impulso visto che lo spirituale è stato tagliato fuori, pretendendo di tirar fuori il superiore dall'inferiore, il grande dal piccolo, il complesso dal semplice. Da li al materialismo il passo è breve, per cui dire che "materia pensa" è la conclusione logica di questa assurdità.

Con questo non si intende che Cartesio è il responsabile dell'insufficienza del pensiero scientifico moderno. I filosofi non hanno mai determinato il modo di pensare di un periodo (se non in tempi più antichi di quanto si possa pensare) come essi vorrebbero, anzi la loro influenza è sempre stata minima e le loro concezioni note solo a pochi. Quel che in realtà avviene è semmai l'opposto. E' il modo di pensare comune che si modifica, il filosofo lo coglie e lo dispiega a sistema, connotandolo di una dignità speculativa che nella massa non è presente. Le sue opere sono dunque solo il segno di una mentalità ormai diffusa. Detta mentalità era, ai tempi di Cartesio, evidentemente già il frutto di un certo livello di "sprofondamento" nella materia che conferiva agli impulsi istintual-animali una dignità ed un rango fino ad allora sconosciuti.

Questo preambolo, anche se forse noioso, risulta necessario per comprendere la moderna mentalità scientifica, che di scientifico ha ormai solo il nome, che pretende per esempio di curare un organo e non un individuo o di studiare, dopo aver postulato, un "sistema isolato". Ma isolato da cosa? Se fosse veramente isolato, oltre a non poter essere studiato, non esisterebbe neppure.

Mi rendo conto che il post è già lungo... mi fermo qui, attendo qualche eventuale commento e continuo
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