Visualizza messaggio singolo
Vecchio 27-01-2008, 23.09.49   #13
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Posto che concordo in linea di massima con Kael e che non trovo eccessivo quanto da lui detto, devo ammettere anche che capisco Gibbi.
Infatti il discorso, magari indirettamente, pone una questione che porta con se una problematica di fondo: quella dell'avvocato che, per sua funzione prevista dalla società, cerca di ottenere quanto di meglio possibile, finanche l'assoluzione, per un criminale sapendo che di criminale si tratta.

Il problema è antico e non è da poco. La "giustizia" vuole che tutti, anche chi è colpevole, abbia diritto ad una difesa. Ma la "giustizia" vuole anche che chi è colpevole paghi per i suoi crimini. Queste due "giustizie" a volte cozzano... e, per come si sono messe le cose nell'andazzo generale spesso la situazione può apparire degenerata.
Infatti giustizia, se vera, non può cozzare contro altra giustizia.

La cosa, forse da qui l'attenzione particolare di Kael per la categoria di avvocati, riporta tutto il discorso sul fatto che, se l'ormai generalizzata mancanza di etica e di affidamento ad un principio superiore a solo favore dei propri interessi personali, quando si tratta di avvocati è forse più grave che per altre categorie.

D'altra parte, tradizionalmente, ruoli e compiti istituzionali come giudici, avvocati e chiunque abbia a che fare con la giustizia e le leggi, erano riservati ad esseri di indiscussa e comprovata etica... che però corrisponde inevitabilmente ad un certo grado dell'essere che, ahimè, al giorno d'oggi non è certamente diffuso nè tantomeno ordinario.

L'avvocato dovrebbe servire alla giustizia per assicurare la giustizia stessa, ovvero che siano rappresentate tutte le parti in causa e che quindi si pervenga ad una risoluzione corretta della questione. Chi deve, tutti quelli che devono, paghino quanto devono, non di più non di meno.
Invece la nostra società è talmente tanto degenerata che, in molti casi, servono a tutt'altro e cioè ad ottenere, dimentichi di qualsiasi argomentazione etica, quanta più soddisfazione possibile agli interessi personali via via coinvolti. Questo vale qui come altrove... il concetto di potersi permettere avvocati migliori per avere maggiori possibilità di "farla franca" non è certo italiano, non solo.

Quindi vedo la categoria degli avvocati in estrema difficoltà. Addirittura vedo che più un avvocato è onesto o addirittura mosso da una visione imparziale delle cose, tanto più si trova in difficoltà nello svolgere il suo ruolo. Ho una enorme stima di chi riesce a fare l'avvocato in una situazione del genere. Categoria che andrebbe protetta, altrochè.
Ray non è connesso