Discussione: Arcobaleno
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Vecchio 29-11-2006, 11.07.09   #13
Uno
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Questo discorso è duro più di quello che sembra
potrei linkare quest'altra discussione ma era anche quella un pò in sospeso
Distinguiamo un pò, se usiamo un metodo scientifico dobbiamo toccare l'oggetto che vogliamo studiare... anzi il metodo empirico vuole adirittura che sia toccabile più volte ed in qualsiasi condizione per essere classificato reale.
Se invece ragioniamo filosoficamente basterebbe dire che se io posso pensare una mucca questa esiste comunque nel mio pensiero, anche esistesse solo nella dimensione del mio pensiero e non in quella percepibile da tutti, per me sarebbe reale.
In merito ai puntini, perchè si chiamano illusioni ottiche? Perchè appunto colpiscono l'occhio, il fatto che illudano l'occhio che qualcosa sia al posto di quello che c'è fisicamente (qui dovremmo discutere dei confini del fisico) non ci permette di dire che qualcosa non c'è, non esiste.
Poi il tutto può essere appunto oggettivo (cioè "valido" per la media di tutti) oppure soggettivo magari valido solo per un allucinato, nel caso dei puntini sono anche oggettivi dato che li percepiscono tutti quelli che guardano il disegno.

Forse è più chiaro se distinguiamo reale e fisico, esistente fisicamente.... però appunto quell'esistente fisicamente significa che un oggetto è in un range che i nostri 5 sensi fisici definiscono tale, cioè materia..... anche se come sappiamo che esistono i gas non sempre percepibili dovremmo prendere in considerazione la possibilità (per essere cauto) che esistano infinite sfumature di materialità.
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