Non ho quotato per pigrizia
ma anche per paura che mi scappasse questa cosa sul vivere un momento felice in fretta e un momento pauroso piano.
Mi ha portato alla mente che il caldo e il freddo sulla materia agiscono uno aumentando il volume e l'altro diminuendolo vedere ad esempio come costruiscono i binari del treno con degli spazi, perchè d'estate si allugano e d'inverno si accorciano.
Se come dice Nike il tempo è relavito al corpo lo meglio ancora definito alla materia tutta.
La paura è fredda come la morte e la felicità è calda come l'amore.
Tutto è relavito all'ambiente difatti se non possiamo specchiarci dobbiamo inventarci un oggetto o tanti su cui proiettare per poterci sentire, percepire e vivere.
Di notte quando dormiamo il tempo perchè è vissuto senza il corpo è diverso, possiamo vivere una storia di ore in una manciata di secondi.
Il tempo quando lo osservi pare divenire immobile o rallentare se invece non lo osservi svanisce, scappa lo perdi quindi la relazione che si ha con esso è relativa all'osservazione penso.
Però Nike non so se è questo di cui volevi parlare