Discussione: in fuga
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Vecchio 10-12-2007, 22.16.57   #106
dafne
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Predefinito coccole

E mi metto qui, nel mio angolino, nella mia tana. Chissà, un'altra copertina? Ho cercato coccola nel vocabolario etimologico e l'unico indizio..una bacca. E coccolo ha un vago accenno all'uovo...
Voglio le coccole, le coccole che scaldano tutto, mani piedi, cervello e cuore, un test condotto in un qualche orfanotrofio in Russia mi pare un pò di anni fà aveva messo in luce che i neonati accuditi ma non coccolati erano destinati a morire...E mi coccolo in mille modi, sani e insani (più spesso insani) dai peccati di gola alla vanità al desiderio di essere riconosciuti al bisogno di valere per qualcuno, sono tutte coccole. Cibo e vestiti per il corpo, considerazione per la mente e riconoscimento per il cuore? Quello che ho visto nei giorni in cui ho tentato di registrare le mie dipendenze è stato un progressivo calo di interesse e un progressivo aumento di aggressività latente. Eccole lì le mie copertine, un pò troppe, forse una basterebbe. Scegli via, eliminane qualcuna. Ma scegliere implica rinunciare e io non voglio rininciare proprio a niente. E poi la tensione aumenta, la pentola a pressione fischia ma non c'è più il dolcetto a tener botta,da dove nascono le dipendenze? Da sicurezze mancate? Un pò come il giudizio degli altri che altro non è che il riflesso del nostro stesso giudizio alla ricerca di..conferme. ARIDAJE.Ho mancato alle mie promesse, ho perso la concentrazione in questi giorni e la cosa mi ha messo ancora di più sotto pressione e alla fine ho ceduto, scrivendo la frase della canzone di Jovanotti oggi "che cosa sei disposto a perdere?" mi sono ritrovata di nuovo di fronte alle scelte e di fronte a me. Coccolami coccolami ti prego, così potrò chiudere gli occhi e far finta di niente. Ma una mano fra i capelli, invisibile e leggera ha sciolto le mie lacrime abbasato le mie difese e ho deciso di scegliere. Non sopporto i compromessi, è vero, alle volte necessitano, ma hanno senso per tempi brevi e forse anche neanche.Ho cercato di farmene una ragione ma ho compreso che essere flessibili non significa essere sempre piegati, flessibilità alla furia della tempesta, come la famosa canna, almeno finchè non si è in grado di essere potenti querce.
Mi accontento di fare la cannetta.
O così o passerò tutta la vita a cercare negli altri le mie risposte, i miei atteggiamenti corretti o sbagliati nei cipigli o nei silenzi. Lontanissima dall'aver sciolto i condizionamenti e le dipendenze ma oggi pomeriggio ho trovato il coraggio di fare un passo a cui pensavo e da cui scappavo da mesi. Così come allora scrissi che avevo fatto il primo passo per sciogliere un cordone ombelicale che strozzava così oggi ho sciolto un altro legame che mi pesava. Non sono riuscita del tutto a non farmi cogliere dall'emozione ma ho fatto uscire le parole.
Oggi sono stata egoista. Oggi ho pensato a me.
Ho detto a una persona a cui voglio un bene immenso che la situazione in cui stiamo viaggiando mi fa soffrire, mi pesa. Gli ho detto la verità. Tutta. Che la sua situazione di persona non libera (vah che arte nel girarci attorno che ho eh? lirica... ) non collima per niente con i miei principi, che se una parte di me farebbe carte false per un 'ora assieme (probabilmente la stessa che si scorfana il dolcetto e s'incolla al telefono) l'altra parte vive come in galera. Non ci può essere pesantezza in una relazione, di nessuna natura. Sono stata sempre limpida e sincera, questa è stata la mia forza, e parlargli oggi mi è costato più di quanto non avessi calcolato e immagino che mantenere questo distacco sarà ancora più difficile.Non posso sapere davvero lui cosa pensa, cosa desidera, che cosa vede o non vede in me ma posso sapere cosa cerco io e io voglio chiarezza, a qualsiasi costo. Il bene che provavo è ancora qui e rimarrà qui, se l'affinità e le belle sensazioni rimarranno nel tempo avrò avuto ciò mai prima di oggi avevo immaginato. Se questo sentire sarà condiviso e le azioni parleranno per esso allora avremo un sentiero assieme da calpestare altrimenti avrò comunque un amico davvero speciale. Capace di leggermi anche quando non siamo a contatto.Per il quale ho vissuto emozioni leggere eppure così intense. Ma mentre sento queste carezze leggere che mi ricordano desideri sopiti e ormai risvegliati mi guardo attorno e intravedo una cosa a cui prima non avevo fatto caso. Me. Questa me che non guerreggia non isterizza non si prostra e non si svende, questa me che sogghigna mentre ancora qualcosa anche qui si atteggia ma c'è e mi guarda. e mi accarezza.
Coccole, non si può vivere senza.
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