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Vecchio 29-03-2009, 21.39.14   #4
Uno
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Ho notato che piu' di una volta hai dato gran rilievo al pensiero, alla razionalita che non bisogna mai abbandonare anzi va usata ancor di piu' piu' sei coinvolto emotivamente.
Ricordo che hai detto tipo '' provare emozioni non significa che si possa escludere l'uso della ragione anzi''.
Potremmo approfondire come conciliare questo con altri modi di comprendere come l'intuizione intellettuale o come lo stato di '' non mente '' o come l'arresto dei pensieri che ottieni col ricordare se stessi di Gurdjeff ?
O come la comprensione piu' profonda che si ha attraverso le emozioni piuttosto che non con la logica piu' precisa ma piu' lenta e circoscritta quanto all'oggetto su cui si applica?

Il pensiero forte altro non e' che una profonda consapevolezza su aspetti rilevanti ma come ci arrivi al pensiero forte?
E' un mix di tutto quanto ho detto sopra .
Mi sfugge qualcosa o sbaglio qualcosa.
Cerco di ricordarlo spesso perchè troppo spesso vedo che chi si avvicina a spiritualità, religione, esoterismo etc... o meglio, crede di avvicinarcisi, in nome di in un intuito da sviluppare si abbandona completamente all'irrazionale cosa che non va bene.
Il Ricercatore deve entrare anche nell'irrazionale, me deve conoscerlo e ricordarlo e questo non può essere fatto se si lascia a casa la ragione.
Viceversa la ragione se non si lasciano spazi di manovra irrazionali, quali l'intuito, ma anche il concedersi di vivere quello che ancora non si comprende, diventa sterile... non può far nascere nulla di nuovo.

Sul pensiero forte ci sta quello che ha scritto Grii, ma lei stessa lo ha scritto come definizione imparata, bisogna iniziare da un pò più in basso.
Per iniziare direi che sono importanti la concentrazione e imparare a pensare ad un livello più basso, cosa che a prima vista può a qualcuno assomigliare ad irrazionale ma non è così.
Per livello più basso intendo, per esempio, senza l'uso delle parole, il primo gradino inferiore potrebbe essere l'uso delle immagini, ma si può andare ancor più in basso... cioè l'arresto di quello che comunemente consideriamo pensare e che in realtà è spesso mettere o semplicemente vedere passare una parola dietro l'altra.
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