Discussione: Il gatto e il topo
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Vecchio 07-07-2006, 07.53.43   #20
acquaefuoco
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Purtroppo proprio ora che vedo lo scambio farsi sempre più interessante e produttivo, la vita mi terrà più lontano da internet per qualche settimana... cercherò di partecipare per quanto possibile.

La pelle stessa in un certo senso è un "guanto"... ci sono guanti da operaio e guanti da chirurgo... guanti da motociclista e guanti appositi perfino per il parapendio ecc... senz'altro il guanto può avere componenti saturnine ma non riesco proprio a passare in secondo piano quelle venusiane (e anche uraniane).

Come giustamente ha aggiunto Kael il guanto può avere non solo una funzione protettiva ma anche di aumento prestazionale.

Siamo tutti d'accordo - credo - sul fatto che il buon Benjamin Franklin, padre fondatore degli US, uomo di scienze e - se non erro - anche esoterista (suppongo massone) stigmatizzava "l'uso del guanto". Ora il punto è
- cosa rappresenta il gatto
- cosa rappresenta il guanto
- cosa rappresenta il topo

Premesso che - a mio avviso - tanto più una frase è pregnate - e questa pur nella sua apparente semplicità lo è - tanto più è polisignificante, provo a dare la "mia" spiegazione... quella che intuitivamente colgo con maggiore evidenza.

Avevo scritto
LA MENTE CHE SI PERDE NELLE SOTTIGLIZZE NON AFFERRA LA VERITA'

potrebbe essere... ma ripensandoci mi piace ancora di più quest'altra interpretazione
L'INTUITO CHE SI PERDE NELLE SOTTIGLIEZZE DELLA MENTE NON AFFERRA LA VERITA'

Parto dalla fine

topo = Verità... perchè? Perchè la Verità in fondo è umile, si nasconde nelle piccole cose, è nascosta più vicino a noi di quanto pensiamo, è difficile da afferrare, tende a sfuggirci... per trovare la Verità bisogna essere disposti anche a frugare nello "sporco" non solo nella Luce, e soprattutto anche a sporcarci le mani (qui per esempio va benissimo il guanto come mezzo per non sporcarsi)... e sì la Verità è immensa, divina e infinita, ma trovo bellissima l'immagine che possa assomigliare anche ad un piccolo topolino.

indossare i guanti = perdersi nelle sottigliezze della mente... perchè? Be' che il guanto sia una sottigliezza più che una metafora è un dato di fatto... ma questo è più che altro un gioco di parole. Seriamente. Il guanto è uno strumento, un dispositivo, così come la mente è uno strumento al nostro servizio (il cocchiere che guida la carrozza ma non il passeggero della carrozza!): perdersi nella mente, cercare di afferrare la Verità facendosi schermo, protezione e barriera della mente ci fuorvia. La mente è imprescindibile purchè non ne diventiamo noi strumento, purchè non si invertano i ruoli insomma... in certi momenti, se vogliamo andare oltre e provare veramente ad abbracciare la Verità dobbiamo toglierci i guanti, andare oltre la mente... essere gatti al 100%!

gatto = intuito... perchè? Attenzione: intuito non istinto. Il gatto è sì l'esempio dell'animale che segue l'istinto ma è anche l'animale per antonomasia che accompagna maghi e streghe... l'animale con poteri paranormali e persino psichici. A me la destrezza del gatto, la sua abilità, il suo essere se stesso e basta, la sua irriducibilità a niente di meno di quel che è, mi da tanto da pensare al Vero Sè, alla coscienza pienamente consapevole.

Dunque

L'INTUITO CHE SI PERDE NELLE SOTTIGLIEZZE DELLA MENTE NON AFFERRA LA VERITA'

E' chiaro che ognuno di noi interpreta ciò che osserva in base alla propria esperienza ed ai propri personali limiti. Ma il fatto che più persone possano vedere tante e diverse cose all'interno di una stessa frase per me è una grande ricchezza, purchè poi tutte queste interpretazioni acquistino una circolarità e una connessione reciproca e un po' come i frammenti di un identikit disegnino nel complesso il "volto" che si cerca.

Ora mi aspetta una giornata di quelle... dovrei trovare un attimo per ricollegarmi stasera prima di andare a dormire, spero. Un abbraccio a tutti.
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