Discussione: Paura di essere felici
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Vecchio 03-06-2011, 10.35.36   #30
Uno
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Originalmente inviato da Telemaco Visualizza messaggio
Se giochiamo con le parole e i concetti (spesso personalizzati) possiamo continuare all'infinito.
Al di là delle singole parole, credo che si capisca bene cosa intendevo dire per "meta " spirituale...
E' vero, non sono sinonimi dal punto di vista linguistico letterario, ma il senso ultimo è sempre lo stesso.
Se tu sei in pace con te stesso, così come lo sono io, questa è un'altra cosa.
Nella vera pace non utilizzeresti l'avverbio "almeno"...
Ma mi piacerebbe sapere secondo te cosa prometterebbero allora le religioni....ma saremmo O.T.
Non ho giocato con le parole e sto usando concetti oggettivi. Accumunare il senso di parole diverse, per quanto vicine, appiattisce la realtà in maniera se non nichilista molto vicina.
Prendiamo solo pace e felicità e lasciamo per ora beatitudine.
Io posso essere in pace con me stesso ma se il mondo (l'altro) non è in pace con me non posso essere in una pace totale. Al contrario posso essere felice a prescindere ad qualsiasi avversità (magari qualcuno può prendermi per pazzo, ma posso).
Questo potrebbe aprire la mente al concetto di paradiso, cioè un ambiente in cui tra le altre cose è possibile la pace totale. Un concetto che più che un luogo da raggiungere è una comprensione di una dinamica.
Un altro modo per comprendere le differenze tra le due parole e vederle dal punto di vista dell'essere e dell'avere.
Qualcuno può darmi la pace ma non può rendermi un essere pacifico, in pace. Viceversa qualcuno può rendermi (per quanto in maniera effimera e non duratura) felice, ma non darmi la felicità.
Mi fermo, tanto se bastano questi due accenni bastano, se no non serve neanche un trattato.

Sulle promesse delle religioni, se così vogliamo chiamarle, metto un appunto sulla lista dei thread da aprire
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