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Vecchio 07-10-2008, 23.30.52   #6
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Cosa e' che risucchia al punto di impiegare 15 volte tanto l'energia che si era disposti a pagare all'inizio?

Tutta la questione si basa sull'inganno che quella parte di me (adesso possiamo chiamarla tranquillamente demone... ed è parte di me solo fino ad un certo punto, ha anche un esistenza propria, anche se la zona che abita è invece interamente parte di me) riesce a produrre. A questo proposito è bene dire che, anche se la sua macchinazione sembra appunto diabolica e quindi verrebbe da attribuirgli un'enorme arguzia, la realtà è che la sua è tutta meccanicità. Esso ha imparato ad agire come agisce per tentativi ed errori, assumendo come funzionale un comportamento che in passato ha pagato. Alla cani di Pavlov.
La cosa è radicata in me (e credo che in diverse misure e modi sia radicata più o meno in tutti, ma questo non c'entra) fin dalla prima infanzia.

Dicevo dell'inganno che produce. Esso, possedendo quel territorio mio in cui abita, ha la capacità di rubare, a mo di ladro di galline, energia grezza dal mio serbatoio, ma non è in grado di nutrirsene se io non la elaboro in un certo modo e non gliela consegno.
Quindi deve produrre un meccanismo con il quale io gliela elaboro e gliela do senza sapere di farlo.

L'inganno avviene a livello mentale ed è il seguente. Quando mi accorgo di non avere zucchero, se non fossi ingannato dovrei dire: bene, l'affare che avevo valutato conveniente, ovvero investire l'energia per alzarmi e preparare il caffè in cambio della soddisfazione dello stesso, è saltato. Sfumato per sempre (semmai sarà possibile un altro affare ma questo mai più). Quindi l'energia investita è persa e in cambio non ho ricevuto nulla... almeno in termini di soddisfazione, che era il ritorno che speravo a fronte del mio investimento. Insomma ho perso la scommessa, è uscito nero. Fine del gioco.
La parte prerazionale con cui avevo valutato il primo affare potrebbe valutarne un altro, magari più oneroso, ma non è detto che trovi anche questo conveniente.
Quindi il coccodrillino la sotto ha paura di non ricevere la polpetta. Non può permettersi il rischio che io faccia una valutazione attenta di un nuovo affare... ha fame.

Così, ruba altra energia, sfruttando il buco/depressione della paura per la mancata soddisfazione in modo che esso risucchi l'energia rubata extra nella direzione della voglia di caffè e, grazie a questo, mi fa vedere le cose nel seguente modo: La mancanza dello zucchero, lungi dal rappresentare la sconfitta, la perdita dell'investimento e avere per unica conseguenza una frustrazione, è invece un problema, un ostacolo che si frappone fra me e il mio obiettivo. E' sufficiente un maggior investimento di energie e questo obiettivo sarà raggiunto ed è bene mettere ulteriori energie, se necessarie, per raggiungere un obiettivo prefisso.

L'inganno è sottile. Perchè mi permette di non vivere la frustrazione.

Infatti io mi proietto subito di nuovo verso l'obiettivo con un esercito di energie maggiore per affrontare il problema. Ma le cose non stanno così. L'obiettivo è fallito. Semmai è possibile un nuovo obiettivo, con un nuovo investimento... ma la soddisfazione di quel caffè senza uscire di casa è impossibile da ottenere. Inoltre, a fronte di una scommessa, o si vince o si perde, non si può rigiocare (se non dopo aver perso). Quindi o la soddisfazione o la frustrazione, e non soddisfazione oppure ritento.
Invece con il suo inganno posso saltare la parte della frustrazione e rigiocare subito... basta che spendo assai di più. Il giocatore può "dimenticarsi" di aver perso la prima fiche, se ne mette subito due ritorna nella condizione in cui aspettava la sua una di soddisfazione. Non so se si vede la cosa...


Come si evince un inizio di soluzione sta nel non fuggire dal sentire la frustrazione. Ma non è tutto qui, per nulla. Anche perchè il mio obiettivo è di diventare padrone di quella zona adesso posseduta dal demone. E di integrare lui... o almeno la parte di lui che fa parte di me... la faccia, il lato a me rivolto.
E per questo obiettivo accettare la frustrazione non basta. In lina teorica dovrei diventare più svelto di lui, in modo da impedirgli di rubare, ma questo allo stato attuale non è possibile. Quando lo sarò (se mai accadrà) sarà anche perchè lo avrò integrato e non viceversa (opinione questa sulla quale non sono ancora del tutto sicuro... benvenute le opinioni).
Quindi vanno rifatti gli accordi tra me e lui.. adesso siamo complici sul fuggire la frustrazione e godere le soddisfazioni, ma ad un prezzo troppo alto per me. Lui prende il suo e mi ruba cinque volte tanto dietro. Non va bene. Sono disponibile a dargli il suo coscientemente... integrarlo mi conviene, ha delle capacità utili (almeno credo), per non dire che non posso eliminarlo. Ad una parte un po' bellicosa di me viene da dire che intendo andare da lui a trattare la sua resa. Onesta però. Ma su questa parte devo ancora lavorare alquanto, quindi è possibile che quanto ho detto verrà poi da me smentito del tutto.

PS: se non si capisce la risposta - e vi interessa - chiedete pure, spiegare mi è utile.
Ray non è connesso