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Vecchio 08-10-2008, 08.30.03   #9
griselda
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Non ho ben capito se vuoi parlare della frustrazione del non saper sopportarla, la chiami in-capacità, capacità intesa come capienza mancata dell'azione della frusta, quindi sopportazione al dolore e dalla sofferenza. Mi è venuta in mente quante frustate sono state inferte a Gesù e che lui ha sopportato.

Perchè non sappiamo contenere la frustrazione?
Le persone frustrate fanno poi cose non belle, vedono quello che desiderano e non possono ottenere o fare, perchè costretti da qualcosa in loro stessi o dall’ambiente e scivolano in atteggiamenti poco edificanti.

Si rimane frustrati quando non si riesce ad appagare i propri desideri e/o bisogni, ma lo si è quando nonostante si sia fatto di tutto per ... non ci si è riusciti. Oppure a priori perchè non si tenta neppure di arrivarci…come la volte e l’uva e ce la si racconta, poi però si reagisce in qualche modo.
Tutto questo inconsapevolmente.

Ma è utile mi domando, questa frustrazione? E' utile averla e non averla, averla perché si deve allargare la capacità di contenerla, cioè allargare il contenitore che la deve contenere che poi mi pare la nostra resistenza, non averla se non è fatto consapevolmente, o anche quando invece si è al limite di sopportazione. ( difficile da stabilire )

Tu lo chiami coccodrillo io li chiamo mostri, ne abbiamo diversi che succhiano la nostra energia a sbafo, però giustamente come dici tu, hanno da mangiare anche loro visto che fanno parte della dotazione in vita.

Fai l'esempio del caffè ma potrebbe essere benissimo a comandare invece che la gola, la lussuria, oppure l'accidia e via di seguito.
Se non li accontenti ti strangolano o almeno ci provano ti mettono in croce sino che qualcosa non la ottengono.
E quando non riescono da soli si aggregano in più di loro proprio per trovare un varco per mangiare e continuare ad esistere e noi con loro.
Il punto è che loro sono grandi e noi piccini se li abbiamo alimentati a iosa senza rendercene conto arrivano a comandare loro, per poter riprendere in mano un poco il comando dobbiamo ammutinarci o chiamare l'embargo, per fare ciò ci vuole la volontà, molta buona volontà ma anche intelligenza per vedere come si muovono.

Ad esempio con il fumare, a me è capitato di cercare di trovare un mezzo per fumare di meno, almeno di fare in modo che sto vizio di gola, potessi sfruttarlo almeno attraverso la pigrizia. Allora lasciavo le sigarette in auto, così dovevo scendere andare sino all’auto ogni volta che volevo fumare, mi sarebbe costato moltissimo. Avevo escogitato una furbata. Invece la furbata l’avevano architettata insieme loro, per farmi consumare più energie, alla fine essendo pigra avrei desistito dal continuare quell’assurdo tran tran. Perché conoscendomi e sapendo che la frustrazione mi piace pochino contano proprio su quello.
La pigrizia lo sa benissimo che pur di aver quello che desidero mi farei anche cento chilometri e che poi la stanchezza di averli percorsi mi porterebbe ad essere per forza di cose pigra e lei sarebbe alla fine nutrita comunque.
Quindi al di là di ogni possibile congettura che possiamo inventare, l’unico modo in cui possiamo non dare loro da mangiare è quello di sopportare, aumentando la capienza di questa sopportazione, della frustrazione.

C’è poi chi è riuscito a fare di questa frustrazione uno sprone ad andare avanti, provando altre strade ed invece chi proprio non la sopporta e diventa quasi uno zombie, questi ultimi forse rivivono qualcosa che nel loro passato li ha traumatizzati, in cui non hanno potuto scansare neppure volendo, quel tipo di frustrazione.

Comunque mi da l’idea che questa frustrazione la sa lunga e ci siano un sacco di sfumature da tenere in considerazione che con la mia testolina non colgo.
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