Discussione: Matrimoni a tempo
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 30-09-2007, 16.52.42   #43
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da kronos Visualizza messaggio
A mio vedere non è neanche obbligatorio che i due siano uguali per forza, seguendo il filo di quello che avete scritto, il matrimonio religioso è di fronte a Dio, il matrimonio civile di fronte agli uomini. Credo che però questa divergenza indichi il distacco dell'uomo dalla religiosità. L'uomo vuole affermare una sua completa indipendenza (da Dio) se per far ciò sia necessario anche andare incontro alla precarietà senza limiti non importa. Ma si rende realmente indipendente? O si illude?
Messo giù così il discorso, sembra analogo alla situazione dell'adolescente che, per rendersi indipendente dal padre (genitori), scimmiotta come può quel che loro fanno, modificando per fare a modo suo, cambiando cose, togliendone certe e aggiungendone altre. Egli si illude di essere già indipendente tuttavia non si illude se crede che quella è una strada per ottenere in seguito l'indipendenza... che ci sarà quando sarà staccato. Prima fa amodo suo comunque basandosi sui genitori (da li parte e modifica) poi farà di testa sua del tutto, quindi anche in modo completamente diverso o anche simile... a questo punto non avrà più importanza.

L'adolescente, nel mettere in atto questo meccanismo, a volte peccherà di superbia (penserà di poter fare da subito meglio dei genitori... invece deve provare e imparare), a volte farà errate valutazioni, però nel meccanismo generale sarà comunque mosso da una forza interiore diciamo sana che lo spinge all'indipendenza, all'individualità, alla crescita.

E' qui che il paragone che fai mi trova interdetto, pur se mi attira. Infatti nel comportamento della società civile ci vedo si un tentativo di diventare indipendente da quella religiosa (migliaia di anni di impostazione e di detenzione della conoscenza) e questo posso anche capirlo in un'ottica diciamo storica di modifiche relative a tempi e luoghi... ma indipendente dalla religione, non da Dio. Non dico che non ci possa essere questo sentimento, consapevole o meno, soprattutto in determinati movimenti abbastanza recenti di stampo illuministico, ma se c'è qui sta l'errore... infatti l'adolescente diventa indipendente dai genitori, ma non dalla sua eredità (quel che da essi ha ricevuto in termini larghi, quindi anche genetici)... questa semmai la usa. L'adolescente indipendente si chiama adulto, ma non è che l'adulto non ha genitori...
Ray non è connesso