Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Non credo che sia stato questo il dilemma di Paolo. andare con Gesù voleva dire non sperimentare più il non essere, chi va con Lui vive per sempre.
Accettata la morte, intravista la possibilità di evitare il non essere pur morendo, il non essere inizia a presentare attrattive. Ma ormai dispero dal riuscire a comunicare quel che intendo.
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Ma questo discorso, secondo te, vale solo riguardo al morire, continuando ad essere ecc o vale anche in generale per qualunque cosa, cioè vista la possibilità concreta di essere in un modo (durante la vita ), automaticamente, conseguentemente, anche il non essere in quel modo (sempre durante la vita) diviene un "polo" che ci attrae?
Magari la dicotomia e la lotta tra essere e non essere esiste su tante cose e raggiunge l'apice proprio riguardo all'essere/non essere definitivo, finale.
Per quanto mi riguarda forse sto sperimentando questa dicotomia per cose riguardanti l'esistenza, non ancora per ciò che concerne il dopo.