Discussione: Esorcismi ed Adorcismi
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Vecchio 27-03-2010, 13.43.48   #44
Uno
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Non hai ritenuto necessario rispondere, significa che sto completamente fuori?
Non ho proprio avuto tempo, sopra ho scritto che questo è un argomento difficile e voglio ancora più del solito cercare le parole giuste. Questo non posso farlo di corsa

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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
non avevo fatto caso che mi rivolgevi una domanda ma poi ti rispondi da solo, la certezza è quella che esprimi di seguito affermando che tutti siamo posseduti da entità malvage e che solo una presa di coscienza, forse tramite il libero arbitrio, ci permetterà di venirne fuori, di liberarci.
Allontanando l'idea dei posseduti che si vedono nei film, nella categoria rientrano tutti coloro che soffrono di disturbi psichici che poi si trasmettono anche a livello fisico? oppure siamo posseduti dal concetto generale di "male" che insieme al concetto di bene sta dentro noi fin dalla nascita, dualismo di cui mai ci liberiamo a meno che non percorriamo cammini purificatori, come può accadere ai santi, alle persone illuminate?
La possessione del male è paritetica, secondo questo ragionamento, alla possessione del bene! due forze eguali e contrarie che combattono alternativamente fino a condurci alla scelta del cammino da seguire, l'assassino è soggiogato dal male, il santo dal bene, semplicisticamente parlando.
Non ho detto che queste entità siano malvage, anche se alla fin fine dal nostro punto di vista potrebbero esserlo, come per un cerbiatto potrebbe esserlo un leone che se lo mangia. Da un altro punto di vista è la natura delle cose.

Dire che la possessione è sia prerogativa del bene che del male non è corretto, le azioni del bene e del male sono diverse per forza di cosa, per i principi delle due forze. Se pensassimo ad un barca il bene potrebbe essere il vento che spinge la vela, il male tenta di prendere il controllo del timone. Ovvio che anche il bene cerca di direzionare verso i suoi fini, ma lascia più libertà di azione anche quando lo si abbraccia completamente. Il fatto che poi questa abbraccio porti inevitabilmente in una direzione non toglie il fatto che in qualsiasi momento si può cambiare idea senza nessuna pressione, cosa che invece non avviene con il male.

Come agiscono queste entità "malvagie" (io le definirei più egoiste, non intendendo il nostro ego, ma nel senso che non agiscono perchè gli interessa il male in se ma farsi i propri affari diciamo)?
Agiscono semplicemente occupando quello che lasciamo libero, se il timone, della metafora di sopra, non lo tieni ben saldo la barca va dove vuole, ma ovviamente la barca in se non ha una volontà ed è per questo che non è così semplice accorgersi degli influssi di qualcosa che non vediamo, è più facile figurarsi un caso che lavora a casaccio.

Quel che lasciamo libero riporta al concetto che abbiamo più molte ripreso: il peccato uguale pecca, mancanza. cioè qualcosa che lasciamo vuoto non completo e quindi occupabile da altro. Vedere il peccato solo nei termini di aver fatto qualcosa di sbagliato ci distrae e porta qualcuno alla ribellione del concetto, comprendere che si abbiamo fatto qualcosa di sbagliato ma nel senso che lo sbaglio è che l'azione ci svuota un pezzo o non ce lo fa riempire potrebbe aiutare molte persone a lavorare diversamente.

Continuo prossimamente il discorso, se volete potete intervenire... ah Falketta, si un ambiente (ed un periodo temporale) può essere, per alcuni o anche per tutti, molto favorevole ad una possessione, come altri lo sono per fare le cose bene, ma alla fine abbiamo sempre l'ultima parola, se vogliamo dirla.... il problema è quel "vogliamo".
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