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Vecchio 27-06-2007, 23.21.52   #22
Uno
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Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
( ma non concordo con Kael..quando attribuisce una certa " bontà " alla morte. lo definirei più come...un abbandono, un risucchio..senza sapore )
Pensa ad un bel concentrato di esperienze e dimmi se non hanno sapore...


Grii... si si può anche dire che in un percorso naturale dal primo momento che "acchiappiamo" la massima consapevolezza destinataci in base alla nostra struttura psico-fisica poi andiamo subito in discesa verso la morte...
Per usare una metafora famosa alla nascita abbiamo una certa carica come la molla di un orologio... ma è bloccata... si smolla pian piano fino al massimo naturale in un periodo della fanciulezza e poi inizia a scaricarsi vivendo...

Questo però c'entra poco con il discorso qui, comunque anche andando in discesa con l'energia continuiamo (volendo-potendo, non tutti, c'è chi si ferma a 20 anni, chi a 30, chi 50 etc) a fare un certo tipo di esperienza, la vera esperienza da non confondere con la memoria come di solito si fa, e da non confondere con "ho esperienza, so fare quella cosa" l'eventuale saper fare è una conseguenza.
Bene quell'esperienza che certi chiamerebbero consapevolezza (ma non è proprio esatto) è ciò che lo Spirito attraverso la morte mangia alla nostra individualità... non va perso comunque nulla... ma c'è il famoso ciclo di rinascite (adesso chiamate erroneamente reincarnazioni) e non c'è un'individualità ben formata ancora.
So che non è chiarissimo ancora... ma pian piano....


Per Turaz... anche se non è la discussione giusta, anche se posso intepretare le parole e pensare che intendevi qualcosa di un pò diverso, non posso proprio sentir parlare di annullare l'ego... è impossibile, innaturale non evolutivo e quant'altro.
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