Discussione: Torino
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Vecchio 26-08-2006, 21.14.03   #5
Smashan
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Solo un torinese, leggendo la Dembech, può capire quanto lei abbia stravolto ogni cosa ed espulso la parola 'poesia' dalle atmosfere di Torino, cercando di conferirle una Storia o un ruolo che non le appartiene.
Cercando di esaltare una città, l'ha invece 'profanata' per molti versi.
Torino è magica, ma più che altro Torino è poesia. Questo per quanto mi riguarda chiaramente.
Ad ogni Stagione cambia aspetto, come un'illusionista, una trasformista....ma le resta sempre quel silenzio, quella calma imperiale e barocca.
Torino non è fredda, come molti dicono, non è sinistra, è solo 'selettiva'. Non apre le gambe a tutti, se non porti una luce per le sue strade la sua bellezza non la puoi vedere, se non stai attento i muri non li puoi sentire parlare; perchè i muri di Torino parlano.
Non è questione di Graal, di Grotte Alchemiche, di Profezie, di porte dell'Inferno. E' 'solo' storia; non basta? Devono esserci per forza in mezzo alieni, egizi, esseni e quant'altro? No.
Torino si è ripulita dalle siringhe degli anni ottanta come tutte le altre città italiane, Torino vive l'immigrazione con lo spirito di una città che ne ha viste tante altre.
E' solo che quel buio che la circonda, quella nebbia che sembra venire da un'altra dimensione -così diversa dalle nebbie milanesi-, la rende oscura, fredda e a volte macabra. Perchè via Roma è larga come una strada di Babilonia, con i suoi colonnati eleganti, ma in pieno inverno, dopo le 8 della sera, non c'è nessuno e sembra l'Acheronte..da Porta Nuova a Piazza Castello solo qualche birra vuota e qualcuno che Le passeggiate invernali per le vie del centro sono le mie preferite. E' tutto così silenzioso e calmo che sembra di essere in Chiesa. Alle nove di sera Via Pietro Micca, rifatta ad imitazione perfetta del settecento, obliqua e piena di contrade che si nascondono, ti permette quasi di camminare in mezzo alla strada, non fosse per i Tram che minacciano di tagliarti la coda. Arrivato in Piazza Castello, l'importante è che non ti volti a destra, perchè un palazzo rosso e terribilmente alto squarcia l'atmosfera come fosse il Pirelli. A questa condizione, puoi invece goderti una piazza, chiaramente semi-vuota, in cui non importa se al centro della Cancellata del Palazzo Reale c'è il nodo energetico della città, perchè è ancora più bella se lasci solo che ti accarezzi un po'. Se stai al centro della cancellata le due statue equestri che lo difendono non le vedi granchè bene.
La Dembech ci dice che la fontana Angelica sarebbe piena di riferimenti esoterici, così come la Gran Madre. Che novità?! C'è un luogo in Italia o all'estero che non ne abbia?
C'è piazza senza esagrammi, chiesa senza compassi, o statua senza qualcosa di -comunicato nel silenzio-?!
Ci fa credere che Torino sia una città egizia, ma dove sono i reali riferimenti a quella civiltà? Solo perchè lei non crede al caso allora se c'è il secondo museo agizio al mondo dev'essere per forza così? Direi che si esagera. Anche i romani la loro magra figura la facevano.
Hanno trovato sotto la Gran Madre, durante gli scavi, delle statuette di iside. Dunque secondo la Dembech c'era un Tempio dedicato ad Iside costruito dagli Egizi. Eppure se si fosse presa la briga di leggere un qualsiasi libro di storia, avrebbe scoperto che in epoca romana i culti misterici di iside e osiride erano diffusissimi. E' così strano trovarne un reperto?
Perchè voler dare un'altra identità ad una città che fatica così tanto già ad averne una? Perchè confondere ancora di più le carte?
Torino ha faticato tanto con la sua identità, e fatica ancora. Combatte contro i suoi stessi silenzi, e non sa se è italiana o europea, perchè è sempre stata chiamata la 'francese', la 'savoiarda', ma è stata anche la prima capitale, il primo Trono, il fondamento.
E intanto, sempre nei suoi silenzi, è andata avanti sulle sue, facendo spallucce a chi non la vedeva sulle cartine geografiche. A Torino piace la discrezione.
E la Torino delle Sette Sataniche?
Furono i Goliardi a diffondere questa notizia, per pura goliardìa, smentita dal CESNUR. Eppure la leggenda non è mai morta. Perchè Torino non l'ha mai smentita, non le interessa....lei ha le sue strade e i suoi silenzi, e sta bene dov'è, senza nessuno intorno; porto di mare di scrittori e filosofi 'misteriosamente' impazziti.
Ma erano già 'pazzi'....erano a Torino perchè Lei accoglie senza farti domande. E così Nietzche, Joice, Levi e Pavese hanno trovato i primi conforto per la pazzìa, e i secondi il suicidio senza commenti.
Vi ho tediato un po', ma sono molto legato alla mia città, e volevo renderle un po' omaggio, e descriverla a chi 'viene da fuori', senza fronzoli da copertina.
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