Discussione: Fratelli Coltelli
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24-02-2009, 12.26.30   #7
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Ok , ci sono questi meccanismi , inevitabili , qualcosa ci sara' sempre che condiziona ma fino a che punto sono potenti questo meccanismi ?
Tantissimo, tanto da condizionare completamente la vita del figlio, tanto da fargli fare le scelte che i genitori fanno per loro. Il condizionamento è talmente profondo che un figlio non riesce quasi mai ad essere ciò che è. La difficoltà più grande è iniziare a vedere questi meccanismi, perchè sono l'unica reazione alla vita che conosciamo, la più vicina a noi, non abbiamo avuto esempio di altro.
Trovare la nostra libertà significa "uccidere" mamma e papà e farli rinascere in noi come persone.
Talmente potenti che ricreiamo la stessa situazione, la stessa famiglia, gli stessi meccanismi nel matrimonio. Talmente potenti che non li riusciamo a vedere se non con una grande sofferenza perchè la domanda che sovviene quando li vediamo è: dove sono io? Chi sono? Non sono questo.. questo è mio padre, questa è mia madre. Questo per la nostra autostima, per il nostro cervello, per le nostre certezze è terribile... quindi meglio non vederli per alcuni.

Citazione:
Perche' , non avremo situazioni estreme in cui un figlio viene frustato e l'altro amato .
Avremo disparita' di manifestazioni d'affetto neppure percepite dai genitori e non rilevantissime normalmente ,dovute a problemi irrisolti dei genitori stessi: ad esempio una mamma rimasta da piccola orfana di padre sara' piu' trasportata verso il figlio maschio per ovvi motivi inconsci e viceversa tra padre e figlia.
Anche se una certa mentalita' spesso , a prescindere , penalizza comunque la figlia femmina rispetto al maschio continuatore della stirpe.
Per questo la domanda e': fino a che punto il comportamento del genitore e' una giustificazione che regge?
Insomma, non rilevantissimo una mancanza di affetto nell'infanzia? Praticamente hai un centro emotivo basso (gurdi) non sviluppato e se sei così a 30 anni come affronti il mondo se non attaccandoti a quei meccanismi che solo conosci?

Siamo in esperienze per cui mi permetto di confrontare la mia esperienza con la tua per poter capire cosa accade.
-Intanto trovo naturale e giusto non avere lo stesso comportamento con tutti i figli, un buon maestro segue l'indole dell'allievo non ha una didattica uguale per tutti.-
Quella differenza affettiva che hai citato io l'ho vissuta. Io e mio fratello abbiamo avuto la stessa madre che mostrava due personalità diverse, a volte opposte. Io ho avuto la personallità completamente anaffettiva, lui l'affettiva.
Io notavo la differenza perchè avevo la mancanza lui no perchè non aveva nulal da notare. Per cui per lui se io racconto certi eventi sono esagerazioni, ma in me sono vivi e hanno segnato ciò che sono ora. Chiaramente il mio Lavoro è questo.
Per cui i segni sono profondi e non è possibile liberarsi se non con un profondo Lavoro.
Io e mio fratello siamo diversi nell'affrontare la vita e dipende da come ce l'hanno mostrata da piccoli. Il resto chiaramente, come dici tu, dipende da noi ma non è così semplice come spazzare in terra.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 24-02-2009 alle ore 12.27.02. Motivo: Non ho ancora letto Uno
Sole non è connesso