Discussione: il Pensiero
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Vecchio 24-04-2006, 16.12.26   #3
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno
Possiamo parlare di azione del plasmare, rimescolare, adattare etc etc quello che già c'è cioè la sostanza base del pensiero. Questa può avvenire in gradazioni più o meno marcate.. intendo che la maggior parte dei pensieri (direi il 9999x10000 ad essere molto buono.. ma è moltooo più alta la percentuale) è solo l'attirare ciò che più si adatta al nostro essere.. già questo può farci fare un primo lavoro... cercare di attirare (di conseguenza essere) pensieri più buoni (secondo lo scopo che ci prefiggiamo nella vita) è già un buon risultato.
Poi si potrebbe/dovrebbe indagare su quel 1x 1000000 di pensieri veramente plasmati... quella è l'idea... quel qualcosa che ci fa plasmare il materiale grezzo del pensiero e quindi, seppur con sfumature di specializzazione, in potenza qualsiasi cosa.
Si puo dire di un invidividuo:" è quello che pensa e pensa quello che è"?
In questo "attirare" potenzialmente ovvero riuscire a plasmare ciò che gia esiste è sul plasmare che voglio dedicare attenzione.
Dunque in che modo si plasma l'idea ?
Se questa, altresi, è " amorfa " in sostanza e poi attraverso la procedura, che Ray ha descritto, le diamo " forma ", il pensato probabilmente sarà soggettivo ma il " pensare " di contro è oggettivo?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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