Discussione: Alchimia
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Vecchio 13-04-2006, 19.03.04   #24
Ray
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Predefinito via secca e via umida

Dalla tradizione alchemica risultano due vie possibili per ottenere la grande Opera. Sono tendenzialmente chiamate via secca e via umida.

Accenno brevemente, anche perchè sarebbero da approfondire la fasi colorate, eventualmente approfondiamo.

La trasformazione della materia in altra materia più nobile e atta a contenere lo Spirito passa attraverso il ritrovamento di quest ultimo. Si potrebbe dire uno spostamento della coscienza, e relativa identificazione, dal corpo (Saturno) via via fino allo Spirito (Sole).
Il tutto si gioca sul Mercurio che, al punto di partenza, è "prigioniero di Saturno". Questo significa, più o meno, che lo Spirito, via via manifestatosi fino al piano più solido e "fisso" si imprigiona sempre più, prima come anima e poi fino al corpo. A questo punto è differenziato nell'individualità, prigioniero in una forma statica. Tutti i principi, zolfo e mercurio sono legati a Saturno.
Quindi la partenza è liberare quel che si può liberare, ovvero il mercurio volgare (non il mercurio dei filosofi) dal vincolo corporeo. Con questo si intende svincolare il principio vitale della dualità corporea dal fisico, in modo da ristabilirlo ad uno stato meno differenziato, non più dipendente da quel singolo corpo.
Questo sciogliemnto dei vincoli, il primo "solve" e susseguente "coagula" della coscienza ad un piano più sottile, innesca e precede i solve successivi. Qui si parla anche specificatamente di "morte" (putrfactio, nigredo, nerezza ecc. ecc.) perchè nel distacco vengono a mancare di colpo tutti i punti di riferimento percettivi... letteralmente manca la terra sotto i piedi e si precipita.
Una volta precipitati (morti) la terra è conosciuta e, uscendone, si apre una nuova luce... un nuovo re domina la scena, Giove ha detronizzato Saturno.
Messa così la "morte" è la conclusione della fase al Nero e l'inizio di quella al Bianco, nella quale si accende il fuoco interno che purificherà il sistema per renderlo capace di reggere il fuoco esterno, la fase al rosso.
Questa morte, come si può immaginare, non è priva di rischi, oltre a non essere facile da ottenere. Per ottenerla è necessaria una speciale preparazione... preparazione la quale, se non è completa, implica il rischio di "tornare" con una serie di danni (tipo coscienza diminuita), o non tornare proprio.
Questa la via umida. E' basata sull'azione del principio vitale, mercurio... acqua.

La via secca è un po' diversa. Non distingue in modo netto le tre fasi, anzi non le rende necessarie. Se nella via umida la coscienza superiore è ottenuta dalla perdite della coscienza inferiore, nella via secca abbiamo una crescita più o meno costante e nessuna perdita di coscienza. Quindi le fasi colorate sono molto sfumate, scompaiono quasi. E' la via sicura, che non si basa direttamente sull'azione del mercurio ma richiede subito l'azione dello Spirito, anche se inizialmente sarà un'azione indiretta e tenue. Via via che l'alchimista avanza questa azione diventerà sempre più diretta e intensa.

Oltre ad essere la via sicura, la via secca è anche considerata la via nobile, quella regale. E' detto anche però di non intraprenderla da soli, a differenza di quella umida. Questo per vari motivi, intanto diciamo che se l'alchimia in genere è una via per pochi, la via secca è una via per ancora meno. Per intraprenderla infatti è necessaria una speciale qualificazione spirituale di partenza o l'aver ricevuto un'iniziazione. Normalmente per la via secca è necessario un Maestro. Si tratta alla fin fine di purificazione dei principi per ascesi... quindi una questione di tecnica.

Bon, molto altro sarebbe da dire... e già non so mica se è chiero questo... aspetto indicazioni
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