Discussione: Sono dietro
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Vecchio 21-02-2008, 15.57.20   #8
Ray
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Uno ha detto in "per star femo dovrai correre" che questo tread è collegato a quanto dicevamo la del destino.

Se il destino non è quello che ci deve accadere, ma quello che dobbiamo imparare, quello di cui dobbiamo fare esperienza e quindi ci mette nelle condizioni affinchè questo avvenga nonostante le nostre intenzioni, allora noi possiamo anticiparlo eccome.

Se "corriamo più veloce di lui", accordando la nostra intenzione con la Nostra intenzione (da dove arriva il destino) che poi è collegato al "fare la Tua e non la mia volontà" ecco che non abbiamo bisogno che il destino ci venga addosso e ci faccia accadere cose che ci costringono a quel che Noi vogliamo.

Se il destino, o come vogliamo chiamarlo, è una forza che ci viene incontro "dal futuro" o dalla nostra più profonda interiorità, con un meccanismo simile, anche se su altra scala, del subconscio grazie al quale ci autoponiamo nelle condizioni di vedere/fare/vivere determinate cose, ecco che possiamo rendere il tutto fluido e privo di "accadimenti" magari forti, che viviamo come problemi o crisi quando ci stiamo opponendo a Lui. Possiamo corrergli incontro, anticiparlo... prima smettendo di opporci (corro per restare fermo) poi aiutandolo proprio (correndo il doppio).

Esempio: se Ray vuole che ray conosca se stesso, in questo cammino ray deve passare attraverso per esempio il rendersi conto di alcune cose di se che non vede. Ray, tramite forze del destino, predisporrà degli accadimenti grazie ai quali ray potrà rendersi conto di quelle cose.

Se ray corre il doppio, accordando la sua volontà con quella di Ray, ray vedrà quella cosa di suo e la sistemerà, rendendo inutile la manovra del destino/Ray e quindi essendo libero da esso.

Se ray corre quel che basta a stare fermo emplicemente non si opporrà a quanto gli accade e via via che Ray, tramite forze del destino, gli presenterà quegli accadimenti, ray non vi si opporrà e farà quanto Ray chiede. Condizione di parziale libertà: libertà che si esercita solo quando l'evento/crisi si verifica.

Se invece ray sta fermo ecco che vivrà quegli accadimenti come contro se stesso, problemi da evitare, crisi da non risolvere. Non farà nulla di quanto gli viene richiesto da Ray... ottenendo così il ripetersi degli accadimenti (analoghi ma a volte talmente uguali da risultare disarmanti) sempre più pesanti (nel linguaggio di Ray sempre più evidenti). Condizone di completa schiavitù da se stessi.
Ray non è connesso