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Vecchio 21-03-2011, 12.34.40   #104
Kael
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Quel che ne ho cavato fin'ora è che l'impegno che si mette negli esercizi, nelle letture, nel proprio personale operare manca della soddisfazione del risultato.
Secondo me il problema è qua. Tutti facciamo qualcosa per qualcos'altro, è molto raro che qualcuno legga per leggere, o che lavori per lavorare.. di solito si legge per sapere, si lavora per avere più soldi, etc..
Seguire una Via dovrebbe funzionare alla stessa maniera. Adoperarsi, metterci impegno, come in amore, dovrebbe essere senza secondi fini. Se sto attento, se mi osservo, dovrebbe essere perchè è la mia vita e così mi piace, non perchè in questo modo posso ottenere altro (il chè sarà una conseguenza anche, ma non deve interessarmi inizialmente.. che è quello che dicevate sull'assenza di aspettativa)

I bambini fanno per fare, per amore incondizionato verso quella cosa. Noi grandi purtroppo, per quanto può essere sincera una data passione, lasciamo sempre uno spiraglio al tornaconto, al profitto, che come l'acqua in pressione fanno di un piccolo buco un cratere, rischiando di rovinare così anche quel poco di puro che ci resta...

Dovremmo vedere la Via come la nostra/o compagna/o. Dovremmo amarla incondizionatamente, fare le cose con lei perchè così ci piace, leggere per puro interesse verso quel libro, lavorare su noi stessi perchè è un piacere non una seccatura. Se lo si sapesse fare veramente il risultato/soddisfazione è già incluso, non deve arrivare da "fuori".
Gurdjieff parla di sforzi coscienti, è vero, e anche nel vero amore non mancano sforzi, fatica e responsabilità, ma probabilmente anche quello sforzarsi dovrebbe essere fine a se stesso, senza secondi fini.
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