Discussione: Il Sapere
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Vecchio 06-07-2008, 12.54.23   #2
stella
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Di solito associato solo al campo mentale, intellettuale, è curioso vedere come nei modi di dire popolari il suo utilizzo sia assai più ampio..
Ad esempio si usa dire "Sai di fumo oggi" oppure "questa casa sa di chiuso", ma anche "quel tipo mi sa di un imbroglione" oppure "mi sa che non posso fidarmi".
Nei primi due esempi è abbastanza evidente che il sapere è associato all'odore, al sapore (uhmm... sapere-sapore..) un'emanazione del corpo che continene un numero incredibile di informazioni ma che noi uomini abbiamo dimenticato quasi del tutto ad elaborare. Basti ricordare però che i cani dall'odore riescono a capire se una persona è buona o cattiva, se cioè si avvicina a loro con intenzioni ostili o pacifiche, ma anche il suo grado di salute. Le tossine emanate dal corpo in caso di malattia sono facilmente captabili dai ricettori posti nel naso dei nostri "migliori amici" che spesso si sono sentite storie in cui ci hanno salvato la vita...
Così come la cultura, la letteratura, la matematica, etc... sono "saperi" della mente, così anche gli odori e i sapori sono "saperi" del corpo..

Gli altri due esempi poi sono interessanti... quel "mi sa" stà per "a me sa", quel tipo a me sa di un imbroglione. Cioè quel tipo a me odora di un imbroglione, emana il sapere/sapore di un imbroglione.
L'odore del corpo insomma emana informazioni ad ogni livello, se è una persona fisicamente in salute, se è arrabbiata, se è felice... addirittura se ha la predisposizione ad essere onesta piuttosto che disonesta..

E' chiaro che questi modi di dire provengono da un tempo in cui gli uomini erano veramente capaci di "fiutare" gli odori degli altri esseri, anche se sono sicuro che molti si ri-fiutano di crederlo

Il discorso si riallaccia comunque al vecchio thread "Sapere ed Essere", e in particolar modo trovo un collegamento interessante anche su quello del Desiderio. Lì l'aforisma recita "Rinunciare ad un desiderio è meraviglioso", e quel "ri-nunciare" significa "rifiutarsi di far sapere" (da nunziare, far sapere)
Se mangio troppo aglio insomma, "so" di aglio, il mio corpo "annuncia" tutto intorno a se il sapore dell'aglio, allo stesso modo che se andassi in giro gridando "oggi ho mangiato tanto aglio gente!!". Solo che se con gli odori prettamente fisici è abbastanza facile per tutti, con altre cose sono pochi quelli a saper decifrare le loro informazioni.

Rinunciare ad un desiderio insomma può significare non permettere di corrompere il proprio Essere con altri odori "estranei", ma di mantenerlo puro e di lasciare che "sappia" di se stesso...
Questo "sapere" mi fa pensare che per sapere bisogna prima aver fatto esperienza di quella cosa, in questo caso di quel particolare odore...
Quando mi troverò nuovamente di fronte a quella cosa o quella persona o una persona che mi ricorda quella, la mia mente riconoscerà l'esperienza, quindi saprà riconoscere quell'odore, o il modo di fare di quella persona...
Si usa anche dire, "quel tipo odora di soldi" anche se a prima vista i soldi non hanno nessun odore, ma solo a vederlo la mente ricorda che certe cose solo chi ha soldi può permettersele....
Un altro modo di dire: "pagare profumatamente" vuol dire che in un certo senso anche i soldi hanno un loro profumo carattistico....

Un'altra cosa che noto è che per definire una cosa negativa si dice "Questo mi puzza" mentre, come nell'esempio sopra, una cosa che riteniamo positiva come le cose belle che costano care "quelle profumano...."
Cosicchè associamo gli odori buoni a cose desiderabili, quelli cattivi a cose non desiderabili.

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